Lo “scherzo” del Nonno

Ciao Papo,

ogni mattina verso le 8.00 un sacco di nostri amici vecchi e nuovi aspettano la “Lettera a Papo”, ma oggi ho fatto loro uno scherzo. Oggi non arriviamo per il buongiorno ma per la buonanotte. Ti scrivo solo adesso, Papo, perché ieri sera sono stato con Scatolo nello studio di registrazione di Macilla a musicare la tua canzone “Il Rock nel sangue”.

 

“Il rokn’roll nel sangue brucia come un fuoco… Alimentato dalla musica che spacca con i rulli… Noi siamo i rocchettari che vivono di rock… Siamo in cerca di coraggio per un nuovo viaggio”.

 

Il tuo testo ci entusiasma molto! Stiamo lavorando a un vero e proprio inno Rock&Roll! Io, per ora, con la voce non sono un granché, ma vedrai che tiro fuori la grinta e una voce graffiante anni ’80! Non vedo l’ora di farti sentire come sarà potente e bella! Grande serata ieri sera da Macilla! Un tipo strambo come te, Papo, vi sareste dovuti conoscere. Lui sta imparando a conoscerti giorno per giorno, devi vedere com’è bravo a suonare la batteria e a mettere insieme le canzoni! Com’è bello lavorare alla musica! Ieri sera a tirar tardi, sono anche riuscito a dormire 6 ore e mezza di fila!

A proposito di scherzi, ieri mattina il Nonno Zazzà me ne ha tirato uno bello. Arrivo a lavoro e in mezzo a tutte le scartoffie da smazzarmi trovo questa sua lettera scritta a mano.

 

“Ciao papà, sono Papo, il tuo ragazzino, quello che da quando è nato ti ha sempre fatto tribolare e stare in ansia per il suo cuoricino malato. Volevo dirti di stare tranquillo e sereno e di portare avanti la Famiglia Vaniglia. Io da questa parte dell’infinito sto bene e mi diverto un sacco, anche tu mi manchi, sto imparando anche tante cose nuove, sai che sono molto curioso, e ti assicuro che ci vuole una vita bis per conoscere tutto e ricordarselo. Ti volevo ringraziare per tutto quello che hai fatto per me nella vita terrena. Mi hai fatto vivere dieci anni splendidi, pieni pieni, che è come se avessi vissuto 100 anni. So che avevi premura di farmi vedere le cose più belle del mondo, sempre nel limite delle mie possibilità, perché il nostro tempo insieme in questa vita al di qua dell’infinito era corto… Troppo corto… Non ti preoccupare, ne avremo tantissimissimissimo per stare ancora insieme, questa volta alla pari, anzi staremo insieme per sempre. Anch’io ti amo incondizionatamente, sei stato un papà perfetto, non potevo avere più di te.

Ciao, il tuo SuperEroe Papo. (Tu Andrea sei il mio SuperEroe)”.

 

Oggi, Papo, le parole, il Nonno, le ha tolte a me. Buonanotte Ragazzo degli astri, se ogni tanto riposi, e buon divertimento per tutte quelle cose che stai facendo!

Papà

 

 

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