Semplicemente bambino
Ciao Papo,
di solito la domenica ti saluto la mattina presto, poi vado a correre i miei 10 o 15 chilometri in compagnia degli amici di C&C, Polisportiva Corri e Chiava! Quanto fanno ridere i video di Fizzo? Li hai visti Papo? Mi sa che ogni tanto vieni a darci una sbirciata la domenica mattina… ‘sto giro ti saluto adesso dopo cena. Chissà se ceni ancora e se chiedi subito il bis appena assaggi la prima forchettata del piatto di pasta… è stata una bella domenica di pappe con cuginetti e gli amici e sole al parco. Luna ha corso come una matta ed è pure finita dentro in uno stagno. Stasera Emma, gli zii ed i nonni. Totta è a nanna, speriamo dorma anche la mamma stanotte. Chissà se fai la nanna lì dove sei o se sei sempre impegnato a splendere…
Ho tante, troppe cose da dirti, ieri sei venuto da Macilla a guardare i bimbi che facevano i cori delle tue canzoni? Domani te lo racconto! Ho così tante cose da raccontarti che devo dirtele per bene una per volta perché le devono ascoltare con molta attenzione anche tutti gli amici che ci seguono e tutte le persone che ci tengono d’occhio dirò quel che devo martedì 29 novembre con una Lettera semplice, semplice, chiara, chiara, potente potente. Martedì sarà manifesto l’abisso insondabile che passa tra pigiare un ‘Mi piace’ e fare davvero qualcosa per qualcuno… io ringrazio in anticipo perché so che sarà un Trionfo! Papo, di Tutti questi amici che ci stanno aiutando a far volare le Lettere e la tua Incredibile Storia io ‘sta volta mi Fido! E’ Troppo l’Amore che hai messo in moto Papo e Tutti vogliono fare la loro parte per farlo Volare ed unire i due mondi di qua e di là dall’Infinito.
Nel video che ho postato ieri gli amici hanno visto coi loro occhi e non tramite i miei racconti che coppia affiatata eravate tu e Totta che Fred Astaire, Jerry Lewis e Malcolm X tutti insieme in un unico bambino 24 ore su 24 sei stato ininterrottamente per dieci anni, un Bellissimo Uragano venuto e andato per sconvolgerci la vita ed insegnarci l’Amore che purtroppo vuol anche dire saper lasciare andare.
Papo, il video di oggi per me è importante come quello di Jacopo Fo che salutava il suo papà Premio Nobel. E’ il Doc Iacopo Olivotto di Firenze che ha organizzato a Firenze il 9 dicembre un simposio coi massimi esperti di HCM, il Mostro che ti ha portato via, la prova che avevi da superare in questa vita terrena e che comunque hai vinto diventando immortale nei cuori di tutto il mondo. Papo sei uno dei cuori che fa pulsare il Pianeta.
Qualche giorno fa Papo è venuto dall’altra parte dell’Infinito anche un signore di nome Fidel, non sto a spiegarti l’esperimento sociale che ha messo in atto sull’isola di Cuba perché a te la politica annoiava e scocciava e sicuramente dove sei adesso della politica non c’è bisogno perché ognuno sa cosa fare per il suo bene ed il bene di tutti, è l’Amore che regna Sovrano dove sei tu adesso vero? Sono andato a rileggermi una vecchia intervista del 1987 di Gianni Minà, un Signor Giornalista a questo signore di nome Fidel. Minà domanda: “Comandante, lei è un testimone del nostro tempo come ne esistono pochi e l’intervista che abbiamo realizzato fino a questo momento lo dimostra. Ora però vorrei entrare nei suoi ricordi più intimi, i ricordi legati ad alcuni compagni di lotta, in particolare Che Guevara e Camilo Cienfuegos. Il Che rappresenta, in Europa e nel mondo, un simbolo, un sentimento particolare. Ora, quando lei pensa al suo amico il Che, qual è la prima cosa che le viene in mente?”. Il signor Fidel risponde: “Voglio dirti una cosa: ho fatto fatica ad accettare l’idea della morte del Che. Molte volte l’ho sognato e a volte ho raccontato i miei sogni a chi mi stava vicino… Bene, ho sognato che stavo parlando con lui, che era vivo; qualcosa di molto speciale. E’ difficile ancora adesso accettare l’idea della sua morte. A cosa è dovuto? Secondo me, al fatto che egli è ancora presente in noi”. Il Che era morto nel ’67, vent’anni prima di questa intervista e per il signor Fidel era ancora vivo lì accanto a lui e ai popoli oppressi. La faccia del Che è diventata universalmente il simbolo della Rivoluzione, la tua è quella dell’Amore che fraterno e solidale che si scambiano tra loro le persone di ‘sto mondo. E sei riuscito a fare tutto semplicemente facendo il bambino. Semplicemente giocando. Godendo del Gioco della vita e di tutti i suoi Sapori!
Una delle rare volte che abbiamo visto una partita di calcio, Real Madrid vs Juve, colpo di testa di Bale, tu Papo: “Quello è brutto! Sembra un australopiteco… ma la sua famiglia ha completato l’evoluzione?”.
Brodino pronto, manca solo da buttare la pastina, domando: “Totta cosa butto? Le Stelline, i Semi di mela o gli Acini di pepe?”. Totta tutta stranita: “Ma la pastina non c’è…!!?”. (Ci si impiega un po’ a capirla ma io sto ancora ridendo!).
Arriviamo lunghi col gioco di società alla pratica delle nanne, Papo già prima del gioco continua a dirci che vuole tirare fuori dalla loro acqua chimica dei cristalli, Nik continua a dirgli che bisogna leggere attentamente le istruzioni perché il composto è tossico, ‘sto tira e molla va avanti per circa un’ora. In procinto d’andare a letto Papo ci riprova per l’ennesima volta, sicché da buon padre di famiglia prendo di petto la situazione, brandisco il bicchiere con dentro il miscuglio tossico e nocivo e vago per casa in cerca della giusta intuizione sul da farsi, da bravo maschio medio è troppo complicato arrivare a pensare di leggere le istruzioni… Papo: “Papà, stai calmo e appoggia il bicchiere, si rischia la morte, avessi rischiato solo il pronto soccorso ti avrei detto io di farlo…!”.
Noi andiamo tutti a nanna, tu continua a splendere forte Papo!
Papà
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