Matrinostro
Ciao Papo,
ed anche il compleanno di Mamma è passato. Come da copione le abbiamo rinnovato il guardaroba. Nonni, Zii, Cuginetti e i “Cazzi dei cani” tutti in taverna dalla Nonna per polentata. La polenta è piaciuta molto anche a Luna!
Papo, sei passato a dare un’occhiata? Mamma l’avevi già salutata il giorno prima con la tua piumetta. Hai visto Emma Sun e Melo Moon come crescono? Zia Ale e Zia Anto gli raccontano sempre del loro cugino SuperEroe.
Ieri sono stati anche 3 anni che io e Mamma siamo sposati, 18 che siamo Amici, gli altri dicono insieme… Marito e moglie…
MATRINOSTRO
Non mi è mai stato simpatico. Non mi è mai piaciuta l’idea di dover sancire patti davanti ad un’autorità preposta. Un patto è roba serissima! Cosa da bambini! Che si ratifica incrociando i mignolini! Cosa da ragazzini! Che si decreta schioccandosi un bacio sulle labbra! Cosa da innamorati! Che legifera facendo all’amore carne nella carne! Il Patto poi si onora giorno per giorno con tanta costanza quanta leggerezza, se no il nido diventa gabbia.
Non mi sono mai posto il dubbio di sancire “la cosa” (“Sì un momento, adesso lo metto il soggetto al discorso! Ma non l’hai ancora capito!!?) anche per chi lo sente un inutile peso come me e per i “Ricchioni”, perché famiglia sono due e più persone che stanno bene insieme e decidono di mettere su una “Famiglia”, famiglia non sono un pene e una vagina che possano proliferare, quanti disastri ha creato ‘sto modo barbaro-cattolico di vedere la cosa…!
Quindi sono passati quindici anni e siamo molto più che sposati! Tu sei il mio Miglior Amico, la mia Amante Focosa, la più Preziosa Mamma che i miei bimbi potessero avere, il mio più stretto Confidente, il mio Primo Sostenitore, in una sola parola: LA MIA COMPAGNA!
Ma siccome la legge non tutela a pieno i diritti delle famiglie di chi non è sposato e siccome in ‘sto periodo ci sono piombati nel retto volatili per diabetici grandi come Boing 747, tra aprile e maggio io mi ti sposo!
Che detta così sembra quasi una resa… non ci siamo mai detti “Sì”, ci siamo trovati spesso delle cose già fatte, altre imposte e da dover digerire ma insieme abbiamo sempre superato tutto e abbiamo sempre trovato il modo di riderci sopra e divertirci!
Mummumur: meriti il miglior Me che posso essere e ci meritiamo una Grande Festa!
E Gran Festa sarà!
Tuo Ricchionissimo Cicisbeo
Scrivevo così a Mamma tre anni fa, dopo la tua sincope di Amsterdam dell’agosto 2013 che aveva ancora più unito tutto, prima della tua sincope a scuola di novembre 2014 che ha cominciato a sfilacciarci.
Un amico all’epoca ci scriveva:
Pensiero per il mio amico Andrea Arcano che oggi convola a giuste nozze con il suo amore di sempre Nicoletta Rodella. Due figli stupendi, un cane rompi (come devono essere i cani) e un camper per scappare ogni tanto dal mondo. Nutro profonda invidia per questo amico che ha saputo veramente cosa vuol dire alimentare l’amore negli anni e portarlo intatto all’altare (laico ovviamente) per creare una ripartenza così dolce e romantica figlia dell’entusiasmo, vera cifra distintiva di questo grande uomo. Quelli come me, che invece siamo gente ondivaga, con un carnet denso di amori dissipati, sospesi tra onde di passione e incapacità di non creare casini, siamo forse senza speranza, ma sappiamo che altrove da qualche parte l’amore esiste e si prende il privilegio di essere eterno. Auguri Andrea, dolce rompicazzo di cuore e talento.
Papo, a volte mi sembra di raccontare una storia che è stata e non c’è più…
Mamma è e sarà per sempre la mia ragazza. Io e Mamma siamo Migliori Amici da sempre, Mamma sa tutto di me, beh io meno di lei perché lei non parla… la prendo in giro così stasera legge e mi dà un bel pugno!
Mamma è l’unica che senza consigli, commenti e cuoricini sa dove dobbiamo andare.
Lo realizza con calma, coi suoi tempi, lei ha già deciso dentro di sé perché sente, sta solo dando tempo al tempo.
Mamma è quella che mi dice che la vera e unica bastardata è vivere senza il nostro Papo.
Mamma è quella c’è Totta con noi, e ci siamo noi, con tutta la famiglia.
Mamma è quella che più il dolore è grande e più si chiude e raccoglie in sé.
Mamma è un cazzo di osso duro.
Mamma è che Papo è stato ed è la nostra gioia e non le fa male parlarne.
Mamma è quella che “Ti voglio tanto bene Bubbi”.
Papo, io sono Bubbi, fratello di mamma, il fratello maggiore di Totta, il fratello di zio Frenk, ma tu, sei riuscito a pescarlo il Grande Luccio delle nuvole?
Papà
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