dio Provvido d’Amore
ci sono giorni, ancora pochissimi, che vanno decisamente meglio rispetto alla media di questo lungo periodo con te altrove. Saranno la primavera, un sorriso, un abbraccio, il tuo esserci in questa tua nuova forma, perché finalmente ci sei e non solo manchi.
Papo, la Comicità è uno stato mentale, dio provvido d’amore, è l’atteggiamento psichico di chi si vuole bene e vuole bene al prossimo suo! Che bella bestemmia che ho coniato oggi: “Dio provvido d’amore!”.
Papo, la tua nuova forma, la tua essenza, il tuo posto in mezzo a noi è quello di “Anima viva”, compagno di viaggio, confidente, migliore amico, figlio e padre.
Il continuare a viverti si mischia a ciò che c’è qui tutti i giorni e si suda per arrivare a fine mese, si tocca, si misura, si compra e si paga. Si mescola con tutto il nuovo fatto di attività, persone ed emozioni che hai fatto arrivare Tu e lo scriverti. Si impasta con Mamma ed il nostro nuovo modo. Si amalgama con Totta che è il fulcro dello stare bene insieme.
La sentenza di Totta: “Non mi piace il carnevale perché spruzzano cose che non conosco. Mi piace solo il Pasqua.”.
Una nostra amichetta ha preso i pidocchi. Stamattina tutti e quattro in doccia e shampoo con aceto ed essenza di melaleuca. La contro sentenza di Totta: “L’aceto è persino peggio del carnevale!”.
Te le ricordi Papo le Perle di tua sorellina? Un paio di giorni fa è venuta a lavoro e quando viene in ufficio si siede alla scrivania di Nonno e si guarda il film di Inazuma Eleven Go, il cartone del calcio che ti piaceva tanto. Le ho insegnato a chiamare i vari interni e ci fa gli scherzi al telefono. Il pc di Nonno aveva il monitor provvisorio, piccolino e lo abbiamo sostituito con quello definitivo. Totta si è stupita che sapessi sbrigare anche questa cosa. Le ho spiegato che è semplice, le ho fatto vedere il cavo dell’alimentazione che arriva dalla presa della corrente nella parete e si infila nell’apposito buco della stessa forma della testina del cavo nel retro del monitor ed il cavo che collega pc a monitor. Le ho fatto notare che le prese sono maschi e femmine, i maschi hanno dei pistolini che vengono in fuori e le femmine delle patatine che accolgono i pistolini, Totta, prontamente mentre le spiegavo: “Ma non fanno figli perché i figli di plastica perché i loro figli sono le immagini che appaiono sul monitor!”.
Scrivo poesie, battute, da sei mesi un sacco di Lettere, ascolto i bambini e guardo le stelle perché giornata ed esistenza non possono e non devono essere salire su una scatola con quattro ruote per stare in una scatolona più grande a lavorare, risalire sulla scatoletta con le quattro ruote, per tornare nella scatola che hai imbellettato con tutti i tuoi risparmi a dormire. Per quanta attenzione, dedizione e valore tu possa dargli: le scatole sono e restano scatole. Quando impareremo a dare alle anime vive lo stesso valore che diamo alle scatole ‘sto posto pieno zeppo di scatoline, scatolette e scatoloni sarà finalmente il Paradiso in terra!
Venissi chiamato a fondare la mia Religione (come per altro fecero a loro insindacabile arbitrio Paolo e Maometto) avrebbe solo tre semplici precetti. Tre frasi semplici, basilari e potenti da tatuarsi nell’anima:
“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre!”.
“Tutto lo sforzo che fai è il tesoro della tua vita, il tesoro della tua felicità, il tesoro della vittoria!”.
“Tanto più permaloso ed orgoglioso sei, tanti più giorni brutti passerai. La somma di una miriade di giorni grigi, a causa del tuo carattere, determinerà l’aver vissuto una vita di merda!”.
L’esercizio quotidiano sarebbe semplicemente quello di baciarsi il culo lussandosi il rachide, ogni Santo giorno di Salute propria e dei propri cari avuto in dono da Dio, Allah, Zeus, Giove, Buddha, Madre Natura, la Cioccolata spalmabile, la Pizza, la Lasagna, le Pappardelle ai funghi e la Birra Radler, le divinità cui rendere Grazie e Bestemmiare a pieni polmoni in mezzo alla calle irta e tortuosa.
Ciao Anima Viva, dio non so ma tu sei Provvido e Strabordante d’Amore!
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