Stiamo facendo il culo alla morte
Ciao Papo,
per lungo tempo della mia esistenza terrena sono stato un Emerito Coglione, va detto! Ero pieno di Talento, come te, portato per lo sport, bellino, eclettico, fantasioso, spiritoso, divertente ma sempre un Talento sprecato… ti rompevo anche le balle affinché canalizzassi il tuo Geniale Estro, lo facevo anche perché Tu non avvertissi il difetto d’avere un cuore pazzerello che ti impediva di fare sport a livello agonistico, di correre e saltare. Non ce n’era bisogno alcuno perché Tu eri oltre, eri superiore ad ogni giudizio e ad ogni limite impostoti da quel fottuto cuore. Prendevi tutti e tutto per il culo e trovavi sempre il modo di divertirti e di essere quello che si faceva seguire nei giochi che non esistevano prima che tu li inventassi. Rappresentavi sin da Piccolo la Leggerezza, eri una spanna sopra le inezie terrene già nel tuo Bellissimo involucro Bambino. Quante cose che avevamo ancora da fare insieme, avresti imparato a gestire lo stress e l’ansia senza fare alterare il battito, facendo meditazione, Yoga e Tai chi, sempre sotto i 99 battiti. Poi avremmo affrontato lo scoglio più duro, l’adolescenza. Ce l’avremmo fatta e da lì in poi la tua salute e la tua vita sarebbero andate in discesa e si sarebbe stabilizzato tutto. Ma eri un Bimbo e da Figaccione Libero te ne sei andato salendo su quella maledetta bicicletta, quella maledetta mattina. Quel cazzo di giorno che non si può cancellare dal calendario. Ogni anno tornerà quel 22 agosto. Te ne sei andato dall’altra parte dell’Infinito ed ho cominciato a cercarti nelle nostre parole, ne è venuto fuori un Romanzo che esce tra una settimana, un disco che uscirà nei prossimi mesi, la riedizione di “Mamma ho fatto la cacca dura come gli zoccoli di uno gnu” che uscirà prossimamente e fino a quando non andrò ad Hollywood con la nostra storia e l’Amico Zamo non mi fermerò. Allora e solo allora potrò andare sotto un ponte e aspettare, magari anticipare il nostro incontro.
Questo per me è l’emblema del Talento della nostra giovane Famiglia:
Vedendo le altre famiglie con figli prendere il cane in base al proprio gusto, sia estetico che di prerogative della razza canina scelta e non al solito nostro all’arrembaggio per salvare un cucciolo meticcio faccio a Nik: “Nik, pensa se invece di Luna che è una testa di legno, avessimo scelto un cane che poteva essere d’aiuto a Papo trainandolo con bici e monopattino quando è stanco…”. Nik, dando fondo alla sua Immensa Saggeza: “Va bene così, Luna è cogliona in media col resto della famiglia!”.
Il peso di troppe responsabilità vane uccide. Figurati me e Mamma che ci si è schiantato il mondo addosso ed è franata la terra sotto i nostri piedi… Sappiamo che ovunque sei stai bene, tranquillo Papo perché questa Convinzione, insieme al crescere di Totta è ciò che ci dà tutto il Coraggio di cui abbiamo bisogno. Mi prendo tutte le mie responsabilità di padre, di compagno, di cittadino, di lavoratore e di apprendista artista, rispetto tutte le regole morali, ecologiche, civili e familiari, a patto di sentirmi ancora Libero! Allegro! Vivo! Vivace! Partecipe!
Non smetto di guardarti negli occhi da vicino e insomma Papo, una persona motivata fa in culo a tutto e a tutti, io lo sto facendo alla morte, perché non esiste!
Papà
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