Perle di lacrime

 

 

Ciao Papo,
ieri ti avevo chiesto di fare un saluto alla Mamma, non ha digerito a pranzo, non ha cenato ed è stata così e così tutta notte… sei il solito tremendone sfottente! Però come al solito le piumette non sono mancate… la prima l’ha trovata Mamma camminando, la seconda Totta al parchetto e la terza io, proprio fuori da casa di Matteo che ci ha invitato a pranzo. Quanti cazzarola di piccioni, colombi e volatili assortiti ci sono in giro!!? Ma le piumette così piccine e bianche di quale uccello sono? Parli con gli uccelli e gli dici di passare da dove sai che passeremo noi? O il tuo corpo immateriale riesce ad afferrare gli oggetti e spostarli? Le piumette sono così leggere poi… le soffi verso di noi col vento?
Non mi è mai piaciuto farmi i fatti degli altri, ho sempre preferito vivermi i miei, non guardo le bacheche altrui perché l’ostentazione della gioia e della serenità mi fa incazzare. Non auguro nulla di male a nessuno ma il confronto è inevitabile e affiorano i ricordi…
 
Io in sala lavoro per portare a casa la pagnotta disegnando su Autocad e seguo i compiti di Totta, Nik lavora per tutta la famiglia stirando in camera e segue i compiti di Papo, Luna sonnecchia sulla brandina, nulla di eccezionale, nessuna luce della ribalta, solo, in ‘sta gabbia di matti, si respira a pieni polmoni per qualche istante: Armonia.
Individuo dai trenta ai sessanta, spesso single, in carriera, impegnato nel sociale, sempre sorridente all’aperitivo, in vacanza dall’altra parte del mondo, tu che vivi la tua vita al massimo, tu che fai tutte le scelte giuste ed hai la tua vita in pugno io ti auguro ogni bene! Sappi solo che c’è chi forse è stato meno attento di te nelle sue scelte, si è fatto trasportare dalle cose della vita, non aveva istruzioni, manuali e cataloghi, s’è fidato di una/o ed ora ha una famiglia. Il futuro dell’umanità su ‘sto pianeta passa dall’estinzione, tu lo hai capito con largo anticipo e precorri i tempi, io e una miriade di altri pirla nostalgici non siamo così lungimiranti e siamo incastrati tra lavoro, compiti e tener botta ad ogni imprevisto. Tu che sei così Superiore, perché non hai sviluppato il senso della compassione per noi subumani mamme e papà? Perché senza compassione non saresti il vincente che sei? Forse perché non sei mai riuscito a fidarti e lasciarti andare a qualcuna/o?
Fosse la seconda, la risposta esatta, vedi che come ogni grande questione dell’umanità la soluzione passa per la Tolleranza e non per il giudizio; ma, sia con quella di chi ‘mette su famiglia’ che con la tua strategia, ci estingueremo molto prima di arrivare ad un dunque comune.
 
Ho bisogno di sentire l’opinione di un vincente, realista, cinico che sa vivere in questo mondo ed ha ferme certezze. Chiedo a te che ogni giorno ti alzi, ti fai la barba e metti su un bel vestito ed affronti la giungla del progresso: come si fa ad essere fieri ed orgogliosi di essere parte di un macchina produttiva che trita anime e corpi? Perché io provo a tenere duro e a pensare che lo faccio per i miei figli ma loro hanno solo bisogno e voglia di giocare e stare sereni e quello che facciamo noi grandi qui fuori “per il loro futuro” spesso mi pare quanto di più distante ci sia dai loro bisogni e dai loro ideali… io continuo a tenere duro ma non avessi una Grande Compagna, due Splendidi Figli, un vecchio Camperone e la passione di scrivere battute e fare il Pirla, fare cioè qualcosa che dia un senso alle mie giornate, da mo’ che sarei sotto un ponte o mi ci sarei buttato giù.
 
…che i Sogni di Gloria prevedono una concomitanza di Pazienza, Fortuna e soprattutto Abilità nel negoziare rapporti interpersonali ed affetti che vaffanculo…!! Tanto vale Credere nei Piccoli motivi quotidiani che ti fanno andare avanti e ti riempiono, anche solo per metà, di Gioia Genuina. Perché vivere nella proiezione di qualcosa di Fantasmagorico che mai accadrà ti fa perdere tutto il Bello che hai intorno. E nel bene o nel male se un asteroide deve colpirti, sarà la tua predisposizione a prenderla come viene, allenata giorno per giorno a mangiar merda e cagare primule, che ti farà fare semplicemente, candidamente, quel che devi a testa alta!
 
Papo, oggi è un mischione di pensieri, emozioni e parole dal quale non mi districo, ho solo una certezza quotidiana da quando sei diventato il Più Grande di Tutti e te ne sei andato senza salutare: dopo le lacrime arrivano i sorrisi.
Lacrime, sorrisi e parole sono le compagne di viaggio di questa storia, questo è uno dei mille mila quadretti di lacrime e parole di questi nove mesi. Ti piace?
Adesso però fammi sorridere:
Biblioteca, ricerca di Papo in gruppo di lavoro con altri tre suoi compagni di classe su i dinosauri. Un amichetto arriva con la ricerca già fatta. Un’altra mamma ha già selezionato tutte le schede necessarie. Alla fine viene sostanzialmente usata la ricerca già fatta reperendo poco e niente materiale in biblioteca, lo scopo dell’iniziativa era far incuriosire ed emancipare i bimbi a cercare il materiale per la ricerca da soli… Per spiegarmi ‘sto semplice concetto, tra soggetti vari e soprattutto mia durezza di comprendonio ci impieghiamo una decina di minuti abbondanti… Nik chiosa la conversazione: “Mamma mia quant’è dura capirsi!”. Papo rincara la dose: “Se poi deve capire papà…”.
 
Bello Papone mio, non smettere mai di prenderci in giro!
Papà

Sharing is caring!

3 Comments

  1. claudia ha detto:

    Dai un grande bacio alla tua GRANDE DONNA che non ha la tua capacità di sfogarti e maledire il mondo come sarebbe giusto fare. Non pensare che chi non ha sulle spalle l’amore di una famiglia sia più furbo Ciao buonanotte a voi.
    .

  2. Raffaella ha detto:

    Caro Andrea, a sua volta il single in carriera, impegnato nel sociale, che sorride all’aperitivo e gira per il mondo la sua brava quantità di merda avrà dovuto ingoiarsela anche lui. Forse non si è formato una famiglia, pur volendola, perché non ha trovato la persona giusta. Forse la persona giusta pensava di averla trovata ma poi si è reso conto che non era così. Forse, dalla “presunta-persona-giusta-che-non-era-poi-tanto-giusta” è stato talmente tanto ferito da non fidarsi più, da avere paura, sempre paura, una paura che magari cerca di combattere con le uniche armi che ha a disposizione: il lavoro, la sua curiosità per il mondo (da cui i viaggi) e la sua intelligenza (da cui, magari, l’impegno sociale, che sia benedetto, che ti permette di affrontare la solitudine facendo del bene agli altri). Forse, l’aperitivo in cui appare disteso e sorridente è il primo che si fa dopo mesi in cui ha accudito un famigliare malato, o anziano, o entrambe le cose. Spero i single – che quasi sempre nella mente degli altri fanno una vita stile “Sex and the City” – hanno accanto a loro una signora piuttosto invadente e tetra che di nome fa depressione. Andrea, a te e alla tua famiglia è capitata in sorte la più odiosa delle tragedie, ma questo non ti dovrebbe dare il diritto di giudicare a priori chi nemmeno conosci. Non fare confronti. Soprattutto evita di guardare le bacheche degli altri, che spesso FB è lo specchio deformato e deformante che riflette vite ben più banali o sofferte. E, da persona intelligente quale sei, non cadere nella trappola di pensare che i single “family free” si credano più furbi o intelligenti degli altri. Spesso, sono solo più sfortunati degli altri. E soffrono molto più degli altri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *