Vedi Napoli e poi muori

 

 

Ciao Papo,
compreso giovedì scorso qui in piscina vicino casa nostra abbiamo fatto quattro presentazioni in quattro giorni. Da Napoli sei passato di sicuro perché ti si sentiva forte nell’aria, nel calore delle persone, mi hai pure Regalato la Piumetta Danzante! Sai Papo che a Napoli c’è un detto che fa così: “Vedi Napoli e poi muori”. Vuol dire che quella città e quella gente ti fanno vedere e vivere talmente tante cose belle che avendo fatto e visto tutto, poi puoi anche morire. Un po’ come Te che con 99 battiti e 10 anni hai fatto oltre il massimo che si potesse fare, lasciando in questo mondo il Miglior Te stesso che potessi essere. Poi la Tua Anima Antica in viaggio da secoli avrà avuto altri scopi nel suo percorso evolutivo ma a noi di tangibile questo resta. Tre giorni, tre presentazioni, tre relatori, tre diversi modi di fare, tre presentazioni che hanno dato risalto a diversi aspetti del Libro e della nostra storia, un’unica Costante: Tu! La Tua Incredibile Bellezza, la Tua Strabordante Simpatia, la Inusitata Saggezza!
Stamattina quattro ore di treno, poi di corsa a lavoro, quindi a casa da Totta che mi aspettava tanto! Le ho fatto vedere le foto di tutti i bei posti dove siamo stati. Pensavo di scriverti stamattina in treno ed invece ho letto ed ho scritto queste:
 
Il guerrigliero della penombra assediato da lavatrice, stendino, straccio della polvere, scopa, mocio, lavastoviglie e fornelli, capita anche ad egli scendendo dalle fresche frasche del Bonsai Saggitudo di dover spiccare casa… confabulando con la sua Compagna, che nel mentre opera laboriosa al triplo della sua velocità, realizza: Zen è fare le cose a Regola d’Arte, con calma, bene e lentamente. Anche farle di fretta non ottenendo risultati impeccabili ed accettarne l’esito è Zen. Lo Zen assoluto è non fare un cazzo!
Paulo Coelhone – Il Manovale del Guerrigliero della penombra
 
Il guerrigliero della penombra si augura buon viaggio senza passeggeri con fiatella aromatizzata aglio ogni qual volta, abbandonato temporaneamente l’Antico Frantoio Forfora, sale su un treno. Non sempre il suo augurio ha riscontro nella realtà dell’esistere. Capita ci viaggi affianco, dentro, intorno, fiatella is all around you… quando ci si imbatte in Mr. Fiatella succede anche che questo si addormenti e parta a russare. Russa ed esala miasmi intestinali tramutandosi in un’enorme diffusore per ambienti alla nefasta fragranza di aglio. Non potendo defenestrarlo e non sovvertendo l’ordine delle cose anche a praticargli l’elettroshock per fargli confessare quale stracazzo di motivo lo abbia indotto ad imbottirsi d’aglio, al guerrigliero, che in una vita passata è stato avambraccio destro di MacGyver, non resta che spezzare a metà un tarallino, intingerlo nella salvietta umida Trenitalia e infilarselo nelle narici.
Paulo Coelhone – Il Manovale del Guerrigliero della penombra
 
Papo, non voglio più essere triste, ci Sei! Adesso finalmente lo sento e lo so! Non voglio in nessun modo essere assimilato alla tristezza. Ha ragione Totta che la tristezza serve solo a stare male. Più vado in giro a raccontare di Te e meglio sto, a ripetere che ci Sei e sei vivo mi ci sono convinto anche io! Mamma lo sapeva da subito. Io no… io ti ho dovuto cercare da Don Giovanni, da Lama Tashi, da Sonia il Ponte tra di qua e di là dall’Infinito, da un altro medium incontrato per caso. Ti ho dovuto vedere nelle Piumette, nelle coincidenze, nelle macchie d’umido, di birra, nei sassi, nelle piante, nei cartocci delle pizze, negli scavi nelle montagne, tutti a forma di cuore.
Mamma ti sente nel silenzio dentro sé stessa, all’esterno ha bisogno del rumore e della frenesia del fare, fare, fare. Io l’esatto contrario, tanto più ti sento quanto più ti vedo intorno e all’esterno necessito calma.
Ti va di dirmene un paio Papo?
 
Io e Mamma si parla di un caro amico che ha un problema di emorroidi. Tu Papo, ridendotela sotto i baffi, ‘sta volta t’ho beccato mentre te la meditavi: “Pà, il nostro caro amico dovrebbe andare dall’analista!”.
 
Leggendo il fumetto: “Mamma cosa sono i rompicapo?”. Nik: “Papo, sono degli indovinelli complicati che richiedono molta attenzione”. Papo: “Come tutti i compiti di matematica…”.
 
In giro per Napoli ho fatto questa foto ad un adesivo di Totò, era quel comico che non riuscivi a guardare perché ti faceva un po’ paura e non ti piacevano i film “in grigio”.
Robertone ha descritto così una cosa che ci è successa:
Stamane ai poliziotti di campi flegrei nu parev over. Ann fermat nu chiatton tutt surat ca maglietta e Maradona e na sporta chine e muzzarrella e nu mingherlino tutt tatuat con lenti a specchio. Celermente cu nu Nokia 3100 ann chiamato la centrale:
“Collega mi devi fare un controllo…
Pilotta con due tt…
Collega cià due nomi Andrea Angelo…
Collega si accompagna con uno che si chiama Ciccarelli si con la ci…
Arrivat o binario o solit burdell ma addò pass o tren pe Puozzuoli… Addò passa o treno pà stazione…
Cose genuine che amo profondamente.
 
Ciao Papo, Amico di Tutte le mie risate!
Papà

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