Capire l’incomprensibile
Ciao Papo,
per me è ancora così:
“Carta a me! Carta a me!”. Chi si ricorda la partita a carte di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”? Abbiamo appena finito un’estenuante ed esilarante partita a scopone con Papo e Totta (8 e 5 anni). Esperienza tra il delirante e l’Ascetico, da stasera Nik e me o ci mettono in lista per il Nobel per la pace o siamo in pole per il premio Annamaria Franzoni.
Totta: “Dove vai mamma?”.
Nik: “A fare la dichiarazione isee”.
Totta: “La dichiarazione che?”.
Nik: “La dichiarazione isee!”.
Totta: “Ah, non so cos’è ma tu dichiarati bene!”.
Di ritorno dalla presentazione del corso di educazione dei cuccioli: “Ragazzi vi è piaciuta la lezione?”. Tu Papo: “Gli ho chiesto se il percorso ad ostacoli posso farlo pure io!”.
Fattoria, il gallo sottomette e feconda la gallina, realizziamo che la riproduzione degli animali è sempre piuttosto violenta. Totta: “Pensate povera la femmina del rinoceronte…”.
Nik di ritorno dalla dottoressa mi aggiorna sulla salute dei bimbi, Tu Papo segui con attenzione, sicché ti faccio: “E tu cos’hai detto alla dottoressa?” Tu: “Pediatra, dove hai messo il mostro con le ali!!?” Sei sempre sul pezzo Piccolo!
Bagno, pratica delle nanne avviatissima, Tu tenti di depistare il lavaggio dei denti proponendo un argomento di discussione: “Oggi la maestra ci ha parlato del Presidente della Repubblica”. Totta ti infila senza darti fiato: “Anche noi! Il Presidente Tarallino! (Mattarella ndr)”. Strike! Tutti ribaltati per terra!
Poi capiremo come si fa a vivere questa nuova vita.
Papà
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