Dolce Apocalisse
Ciao Papo,
ieri in un negozio abbiamo visto un pupazzetto di Bruce Lee che aveva tutti gli snodi delle articolazioni di braccia, gambe e busto, polsi e caviglie comprese! Ti sarebbe piaciuto tantissimo! Esaudiva a pieno le tue richieste di esigente giocatore e collaudatore di personaggi. Che battaglie interminabili che facevi, calci volanti, capriole, doppi e tripli avvitamenti per sferrare il più bel pugno o il più singolare calcio che fosse mai stato tirato.
Da piccolino, non avevi nemmeno tre anni, afferrasti un giocattolo e con l’autorevolezza di Gandalf il Grigio gli dicesti: “Mostriciattolo da oggi il tuo nome è Carletto Sasessi!”.
Papo, che nome è Carletto Sasessi!!? Che ridere!
Poi la Tua Opera artistica di Bambino ti fece attraversare “Il Periodo blu”, nel quale ti piaceva definire il genere delle cose:
I denti sono maschi e le labbra femmine.
Il divano è maschio e la finestra femmina.
La testa è femmina e il piede maschio.
Papà e Papo hanno il pisello, mamma e Totta la pisella.
Oggi siamo andati per la prima volta a Pompei, una valanga di piume, troppe, troppo vaghe, troppo sporche e parecchi sassi a cuore, sono certo che non fossi Tu che passavi da lì. Oggi ci ha sorpreso una coincidenza, il Vesuvio ha raso al suolo Pompei il 24 agosto del ’79 dopo Cristo. Quello stesso 24 agosto dell’ultimo bacio e ultimo saluto che di abbiamo dato. Vuol dire qualcosa questa coincidenza? La Tua Anima Antica in viaggio da secoli era già spasso duemila anni fa? Probabilmente è una semplice coincidenza senza motivo e senza senso, frutto del caso. Quel famoso Caso che dicono non esista ma che la scienza non sa sa spiegarlo e quindi è solo caso.
Papo, spesso mi sento come questa statua, strappato. Dilaniato, mutilato e amputato facciamo no. Le parole hanno comunque la loro importanza. Strappato dentro. Dopo quasi un anno va meglio, siamo un essere plasmato per vivere. Viviamo nella e della Tua e Nostra Luce.
Ciao Dolce Apocalisse!
Papà
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