Profeta dell’Amore

 

 

Ciao Papo,
ma tu mi vedi quando ti scrivo? I primi sei mesi di notti insonni eri li accanto a me, ora dove sei? Ieri l’attenzione del mio sentire aveva bisogno di stare altrove. Ho iniziato a scriverti di mattino, poi siamo andati in barca, ho ripreso a scriverti alle sette di sera, fino alle undici, poi ho mollato il colpo, ieri la Lettera non si chiudeva, ieri era il giorno del silenzio. Ieri era questo giorno:
Papo, oggi è quel giorno lì. Quello del terzo giorno di assenza cerebrale. Quello in cui abbiamo lasciato si spegnessero le macchine che tenevano vivo il Tuo corpo. Quello in cui abbiamo smesso di accanirci contro quel Meraviglioso scrigno terreno nel tentativo di salvarlo. Non drenava più liquidi, non potevamo andare oltre, eravamo al punto di doverti amputare le gambe. Era stato fatto il possibile e di più, senza la Tua Anima smise di funzionare anche il Tuo corpo. Era capitato qualche volta vedessimo tetraplegici in sedia a rotelle e Tu, sicuro come solo Tu sapevi essere, dicevi che se ti fosse successo qualcosa che ti avrebbe portato in quella condizione ti saresti suicidato prima o comunque avresti voluto morire. Anche in questo epilogo, incredibilmente tutto quadra a Tua misura. È il giorno in cui le Tue Bellissime sembianze mortali raggiungevano la Tua Grande Anima Antica in viaggio da secoli.
Un anno Papo… un anno che non ti si vede, sente e tocca, quanto è lungo un anno? Contalo un anno, una lacrima alla volta, litri di lacrime, da imbottigliare. Prima l’occhio inizia a inumidirsi, poi la palpebra inferiore raccogliere e si riempie di liquido, si gonfia finché resiste, fin quando ce ne sta, tracima tutta quell’acquetta salata e tutto ad un tratto sono lacrime. Scendono lente o copiose dagli spigoli degli occhi. Fanno quello che devono fare, svuotarti dal dolore e puliti l’anima.
365 giorni, 312 Lettere, un Bambino Libro: La Rivoluzione d’Amore, il racconto della Tua Incredibile Storia. Questo hanno portato le lacrime.
Prossimamente la ristampa aggiornata a fumetti di “Mamma ho fatto la cacca dura come gli zoccoli di uno gnu” il libro di Massime e Battute Tue e di Totta, e il disco con le Tue canzoni. Saranno il contributo Artistico oltre che Spirituale di un Piccolo Genio Bambino passato da questo mondo per cambiarlo.
La giornata di ieri ce la siamo fatta scivolare addosso nella più assoluta indifferenza, senza parlarne, senza dire niente a Totta. Biagio ci ha portato per grotte e spiaggette col suo motoscafo. Ieri era il compleanno di sua moglie Sonia. Hanno due figli, Leo è adolescente, ci divertiamo molto a giocare, scherzare e dire le peggio nefandezze in inglese. L’altro figlio, il più piccolo è Pippo. Pippo poco più di un anno fa è precipitato in un burrone e vive altrove. Vi conoscete e vagate per gli stessi luoghi? Vi siete già reincarnati nella prossima vita?
Sono una famiglia come noi, con un figlio di ua e uno di là dall’Infinito, gestiscono il loro bellissimo bed and breakfast qui a Cersuta di Maratea. Grazie a Sonia avevo presentato qui Bambino Libro il 12 luglio scorso, mentre la montagna era in fiamme.
È stata una giornata spensierata nella meraviglia naturale del mare, in spazi pressoché incontaminati, tra sorrisi, risate, nuotate e palla sul bagnasciuga. Una giornata di limpidi orizzonti per Totta e Leo che sono due Splendidi ragazzini e si meritano il Meglio! Una giornata di spensieratezza per noi grandi squarciati dentro.
L’anima va all’insù, di questo io e Biagio siamo certi. Lui ha bisogno d’essere sicuro di riabbracciare il suo Pippo alla fine di questo viaggio. Io gli ho detto che l’unica certezza che ho nella vita è che Ti riabbraccerò!
Da circa un mese spessissimo a casa, a Riccione, in un paio di spiagge a Taranto, a Ischia, sul Vesuvio, a Positano, qui a Maratea vedo una farfallina gialla. Ieri Biagio in motoscafo ci ha portato alla grotta delle farfalle, il caso non esiste. Mentre mangiavano il panino volava una farfalla gialla. In una insenatura dove ho nuotato da solo c’era una piuma che mi aspettava sul pelo dell’acqua.
In tutti questi segni ed in tutto il continuato a vivere e non a ricordarti, ti abbraccio ogni giorno, in attesa di quel Fantastico giorno in cui ci riconcilieremo indiscutibilmente. Certo che eri molto più bello in carne ed ossa. Che paragoni sono…!!?
Papo, dovevi vedere il banco di pesci sulla secca della giumenta, io e Totta li abbiamo visti con la maschera e devi vedere gli scoiattoli che ogni mattina tutti indaffarati, lavorano, si corrono, si guardano le spalle, raccolgono ghiande e scappano sul cavo dell’alta tensione affianco allo chalet dove stiamo noi. Gli scoiattoli fanno un verso come il Tuo schioccare la lingua sul palato quando poi facevi le mani a pistola ed il sorriso storto. Come fa adesso Totta, quando lo fa sei proprio Tu dentro Lei.
È una storia che è andata così la nostra, le Anime hanno loro sensi e loro percorsi incomprensibili a noi uomini radicati nel vedere, toccare, annusare, vendere e comprare. Noi uomini possiamo solo ascoltare, accogliere i loro Regali e coltivare la Fede. La nostra Fede, il nostro Credo. Nulla di categorico, dogmatico e imposto. Noi, uomini e Anime.

Ciao Profeta dell’Amore!
Papà

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