Battito dell’Universo
Giulia con la sua mamma e la sua sorellina nel negozio degli addobbi di Natale cercavano la Piuma di Papo. Louisiana si è incisa un cd ed in auto ascolta le Tue Canzoni. Veronica fa come Louisiana ma col telefonino. Oggi sono stato assorto dalla lettura del Libro di Frate Alberto Maggi, mentre stava realizzando di essere prossimo a morire aveva scelto per la sua orazione funebre “La morte non è niente” di Henry Scott Holland, un canonico inglese di fine ‘800, te l’ho menzionata circa 300 Lettere fa. Ora, dopo 300 Lettere mi accorgo che è ciò che facciamo Tu ed io tutti i giorni. Fa così:
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Papo, nella mia debolezza ho una Forza oltre l’umano. Anche per Mamma, Totta, i Nonni, gli Zii, i Cuginetti, Fede, Zoe, Fabio, Gabriella, Nonna Luciana e tutti gli amici feriti ingiustamente. Grazie a Te Papo lo ripeto e lo faccio vivere ogni giorno ‘sto fatto che la morte non esiste! Ci serve! Ci serve Pace e Allegria per continuare a vivere con voi, i nostri Figli Grandi.
Ho scritto così un imprecisato giorni di qualche anno fa guardanto Te e Mamma:
Per chi combatte l’Eroe? Un’ideale? L’onore? Suo o di chi lo paga per combattere?
Per dimostrare la sua forza? Per un’altra risata? Per esserci ancora ed ancora?
Ho visto tanti guerrieri, vincere, cadere e rialzarsi o morire. Ho visto tanti guerrieri compiere gesta mirabili ed azioni mozza fiato. Ma nessun guerriero è mai stato così coraggioso, dolce e paziente come il seno che l’ha generato. Nessun guerriero diventa Eroe per caso, nessun guerriero sa di essere un’Eroe. L’Eroe non ha alternative, l’Eroe non combatte, vive!
A te mio Piccolo Grande Eroe, fonte inesauribile di Ispirazione e Coraggio!
Sono appena tornato dalla lezione di yoga genitori figli insieme a Totta, durante un esercizio che mi stava dissezionando i femori mi ha detto che sono di Ferro. Mi ha fatto sdraiare dal ridere quella Sagoma tutta snodata di Tua Sorella! Come l’altra sera guardando il film quando il protagonista alticcio tira la palla in testa ad un bimbo in sedia a rotelle e per ricordarmi la scena il mattino successivo mi dice: “Pà, ti ricordi che pallonata ha colpito quel bambino a rotelle…!!?”. Com’è stato bello sentire Totta tra le mie braccia respirarmi sul petto e sentire i nostri cuori battere all’unisono. Papo, te la ricordi Totta Cappuccetta Rossa in questa foto?
Nel Libro di Frate Alberto in quello stato che precede la morte lui vede i suoi amici già passati alla “Vera Vita” ed io sarò felice di morire perché andremo a pescare insieme, sotto al nostro ponte e poi ci sederemo sull’erba uno tra le gambe dell’altro e sentiremo pulsare il Battito dell’Universo.
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