Lascia parlare il Silenzio

 

 

Ciao Papo,
quanto sono dure le continue botte che tira ‘sta vita?
Ma non era molto più facile chiudersi come hanno fatto quasi tutte le persone con un vissuto simile al mio?
Arriverà Sorella Fede che resterà dentro e spazzerà via dolore, sofferenza e insoddisfazione. Lo abbiamo chiesto all’Universo!
Ieri non ti ho scritto, sarei stato pesante e non ne avevo bisogno. Ho lasciato solo questo messaggio sulla mia bacheca di feisbuk:
 
“I cristi e le madonne che popolano città, paesini, case, scuole, cruscotti delle auto e presepi sono la forma di merchandising più antica ed efficace di cui si possa avere Memoria.
Per “onorare” questo Merdoledì (mercoledì di merda, cit. Totta) passerò in rassegna, uno ad uno, tutti i cristi e le madonne di emisfero australe e boreale, con buona pace dello Spirito Natalizio e del marketing”.
 
Ironia, pensiero Creativo e una battuta mi salvano le chiappe sempre, soprattutto in una giornata complicata. Pensiero Creativo, non positivo a tutti i costi e a tutto spiano, perché è bene essere veri ed incazzati se si è incazzati e non fintamente sorridenti e in posa. La vita non è un selfie, la vita bella o brutta che sia è proprio questa roba che stiamo facendo in questo preciso momento. La vita ci becca per lo più scompigliati e alla sprovvista, non ci avvisa con un “Cheese”, tutti in posa, sorriso smagliante e scatta. La vita ti immortala mentre hai i peggio cazzi tuoi, ti stai dannando l’anima a tenere botta a tutto e ti chiede anche di far saltare le tre palline come un giocoliere sul filo senza farle cadere. La vita ti immortala quando hai tra Anima, Cuore e cervello il più Grande Amore che avevi perso ma sapevi ci fosse e non sai come gestirlo perché anche lui è nel turbine dei peggio cazzi tuoi mentre ti stai dannando l’anima a tenere botta a tutto e stai anche facendo saltare le tre palline senza farle cadere come un giocoliere sul filo.
Papo, ieri non ne avevi bisogno manco Tu che ti scrivessi. Perché come Tu vegli su di me, io vegli su di Te! E tutto ‘sto casino ho incominciato a farlo anche per continuare a vegliare su di Te. Come mi ha poi spiegato Tashi, il Lama tibetano, per garantirti una Migliore Prossima Vita.
Parlo con il silenzio, spesso è con lui che mi relaziono. Spesso lo rifuggo e lo riempio di parole. Le tiro tutte fuori perché poi è solo nel Silenzio che si trovano risposte. Papo, sono sedici mesi che ti scrivo nel silenzio e mi avete insegnato più cose che in tutto il resto di ‘sta attraversata terrena.
Fa così la più bella canzone mai scritta sul silenzio:
 
Salve oscurità, mia vecchia amica
ho ripreso a parlarti ancora
perchè una visione che fa dolcemente rabbrividire
ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo
e la visione che è stata piantata nel mio cervello
ancora persiste nel suono del silenzio.
E nella luce pura vidi
migliaia di persone, o forse più
persone che parlavano senza emettere suoni
persone che ascoltavano senza udire
persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato
e nessuno osava disturbare il suono del silenzio.
 
“The sound of silence” te lo ricordi che l’abbiamo ascoltata per mesi come ninna nanna rilassante? Avevo fatto la play list Rock Rilassante con “Nothing else matters” e “The unforgiven” dei Metallica, “Believe” dei Savatage, “Master of the wind” e “Courage” dei Manowar, “To be with you” dei Mr. Big, “The sound of silence” di Simon & Garfunkel ed immancabile “Ventanas” di Davide Van De Sfroos. Lo sapevamo già prima ma dopo la sincope a scuola di novembre 2014 ci avevano detto che per Te anche gli incubi potevano essere pericolosi. Allora vi coricavate nei vostri lettini, mettevamo su la musica rilassante e vi massaggiavamo i piedini. Quante Belle Nanne che abbiamo fatto insieme!
Papo, mi permetto di regalare questa a Fratello Silenzio:
 
Assenza di rumori, suoni e voci.
Ci rimani senza parole in silenzio.
Breve, lungo, imbarazzante, glaciale.
Si rompe il silenzio.
E’ fuori ordinanza.
E’ una scelta il silenzio.
Ci costringi qualcuno o ci vieni costretto.
Passi sotto silenzio.
Ne rispetti l’obbligo.
A volte è inspiegabile o preoccupante.
Ti rifugi in silenzio stampa.
Ci avvolgi un avvenimento.
E’ pure assenso il silenzio.
Non ne conosco di tanto duttili e versatili come Te mio caro Silenzio.
Hai solo un difetto: sei più assordante di mille parole e in silenzio proprio non ci sai stare,
ma all’improvviso ti ricordi d’essere il Silenzio e risolvi tutto ciò che noi manco riusciamo a realizzare.
Buon silenzio Silenzio!
 
Papo sarà Bellissimo venire con Te a pescare, intanto, se ti riesce, fai una voce all’Universo, bisbiglia pure in silenzio, digli di aiutare l’Amore ad Amare! Grazie!
Papà

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