Il we della Lieta Follia

 

 

Ciao Papo,
per lo più si pensa di possederle le persone da ‘sta parte dell’Infinito. Noi invece stiamo insieme da così vicino che possiamo stare lontano, è così che sto imparando a vivere con Voi che siete le persone a me più Care e Amate. Vi porto in un sacco di posti belli e folli e facciamo un sacco di cose interessanti e divertenti pur non essendo fisicamente insieme. Papo perché continua a passare quell’auto tutti i giorni, per lo più ogni volta che ci penso? La Modus blu è da un pezzo che non passa più… sono io che muovo questa energia? Siamo Noi? E’ l’Entaglement? Quante cose che devi spiegarmi ancora!
Fine settimana intenso, venerdì sera vi ho portato a fare la presentazione del Tuo Libro dalle parti di Malpensa, passavano gli aerei… poche persone, ambiente che si fa intimo, è venuto con me per caso, io uscivo di casa e lui tornava, Michele, il papà di Davide, lo vedi in giro col suo Drago? Ce la siamo raccontata in macchina ad andare e tornare da quel posto dove passavano gli aerei. Ti dicevo che la presentazione è stata intima perché c’erano una decina di persone, molto brava la relatrice, molto bravo Andrea che ha dato il là affinché la cosa si organizzasse, molto brava la signora scassa coglioni che sul finale mi ha fatto girare le palle e l’ho massacrata con garbo di parolacce e dati di fatto riguardo a quanto sei un SuperFigoSuperEroe, quanto è Bello e Prezioso il Tuo Libro, a quanto è vero che la morte non esiste, a quanto è potente la Rivoluzione d’Amore se non si è così ottusi da non volerla Sentire. Come cazzo si fa a dirmi in faccia o a scrivermi che questo libro non lo leggerò mai perché ho paura di soffrire a leggerlo…!!? A me lo dicono e lo scrivo…!!? Ho comunque apprezzato il coraggio della signora e l’ho salutata cordialmente dandole un bacio e un abbraccio. Papo, quanto cazzo devo Evolvere io con tutte quelle che ho addosso e quanto sono indietro certi individui così avanti negli anni!!? E gli va anche portato rispetto perché anagraficamente in ‘sta vita sono avanti con gli anni anche se di sta vita hanno capito solo di agio, sicurezza e fatturare.
Sabato mattina mestieri, lavoro, spesa, via la spesa, corsa con Luna a Castellazzo e poi sono uscito con un’amica del cabaret a farle sanguinare le orecchie raccontandole di tutte le Nostre incasinate Avventure. Siamo stati in una trattoria in campagna fuori dal tempo, ad un certo punto verso le 23.00 è arrivato un tizio ubriaco e fumato marcio, simpaticamente molesto che dall’autoradio della macchina continuava a mettere a palla la schitarrata iniziale di “Money for nothing” dei Dire Straits e “The wall” dei Pink Floyid. La cameriera, una signora di sessant’anni, e il locandiere, cuoco, factotum, continuavano a prenderlo a male parole, a chiedergli le portiere dell’auto e a spegnergli la macchina. Il tutto è andato avanti per un’ora e mezza. Abbiamo riso tantissimo! Lo svitato ci ha preso in simpatia e ci ha raccontato un sacco di sue iniziative, piani di business e faccende intime. Tutto ciò che facciamo e ci succede ha un senso? Che senso ha avuto imbattermi in un simile fulminato? L’effetto che avrò fatto io la sera prima alla presentazione del Tuo Libro alla signora tritura coglioni? Non credo proprio… credo di più il senso fosse quello di continuare a combattere per l’Orizzonte e non lasciarsi andare.
Oggi, domenica, le orecchie di Elena hanno sanguinato ad ascoltarmi dalle 20.00 alle 2.00, complice anche il molesto dj, sono stato solo nel lettone dalle 2.00 fino alle 16.00, 14 ore di fila da solo sdraiato nel letto. Non era mai successo in quasi 43 anni. Si vede che serviva recuperare dopo 20 mesi di insonnia… alle quattro del pomeriggio mi sono fatto un caffè doppio, ho gonfiato le gomme alla bici e sono andato percorrendo la ciclabile del Villoresi ad ascoltarmi lo spettacolo del coro nel quale canta Robertone. Folle! Ennesima roba folle di ‘sto folle week end. Una partitura fatta di bisbigli, urla mute, strilli stridenti, vocalizzi, versi, un’armoniosa musica che ai distratti facilmente può sembrare becera cacofonia. Interessante, divertente, mai banale! Sono tornato a casa sempre lungo la ciclabile dei corso d’acqua dell’andata ed eccomi a scriverti. Ora ti saluto, faccio qualche esercizio a corpo libero, addominali, piegamenti e vado qui affianco a casa a concludere in bellezza il fine settimana della follia lavorando ad un pezzo comico con un ragazzo che mi vuol coinvolgere a ritornare a fare cabaret. Vediamo… per ora ci divertiamo!
 
Ciao Sorriso del Grand Canyon!
Papà

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