L’Amore al Tempo di Credo e Pazienza

 

 

Ciao Papo,

tieni:

Riempire e svuotare

ascoltare e sentire

fare e disfare

peso e leggero

fardello e ricchezza

ciclo imperterrito di operosa laboriosità

tutto vero, tutto vano

io so solo che Te Ti Amo!

 

Sei Fiume che passa e solca in me il suo letto

Sei scrosciare d’acqua per pulirmi di me stesso per Regalarmi a Te Vivo

Sei scorrere di torrente che straripa oltre ogni argine

Sei Orizzonte e riparo, linea placida e immutabile tra cielo e mare

Sei acqua che ristora, disseta e nutre,

Sei il mio solo ed unico Credo

Sei e Sarai anche se ti ho ferito a morte e bestemmiato

Sei Ragione e Sentimento che superano ogni logica

e non esiste gesto, azione, torto che possa farmi e farti per sporcarti e levarti via di dosso

perché scorri dentro in un maremoto d’Amore in burrasca

abiti, nutri, muti e attraversi i miei meandri, le mie superfici e i miei abissi

come l’acqua muove in Natura

come la Natura muove l’acqua

non c’è recipiente che ti delimiti e contenga

Sei il mio Credo,

Sei la mia Acqua,

Sei la mia Natura.

 

Papo, forse s’intitola “L’Amore al Tempo di Credo e Pazienza” forse un titolo non ce l’ha perché è una di quelle Storie senza titolo e copertina che si vive alla giornata sbucciandosi le ginocchia e poi si sta alla finestra a guardare dove va. Tu, il resto di Noi e l’Universo sapete Molto Meglio di me cosa farne nel mentre che si va Insieme a Pescare, fatene Buon Uso! Grazie!

Papà

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