Ciao Papo,
la riconosci vero?
E’ la Tua scrivania, immobile da due anni.
Le scrivanie non si muovono certo, ma si muove il bisogno di cambiare, spostare, fare spazio, aprire al nuovo, tornare a fare qualcosa che somigli a vivere senza trascinarsi.
Seduto a quella scrivania in questi due anni ci ho passato ore ed ore, giornate intere, ho trascorso più tempo a quella scrivania che in qualsiasi altro posto. Spiegami come hai fatto. Sì, quella Piumetta esattamente sotto la Tua scrivania, in mezzo ai miei piedi. Io non lo spezzo questo Miracolo, io continuo a scriverti, io continuo a viverti, io continuo a riderti, Tu prosegui a Giocare con le Tue Piumette e a Regalare Vita oltre la vita.
Non ci vuole nessun coraggio a tatuarsi il Tuo Saluto Sogno Promessa sul petto, il più vicino possibile al cuore. Ci vuole Tutto il Fottuto Coraggio di ‘sto mondo a farsi impiantare nel petto a sette anni la macchinetta che ti tiene con Noi un altro po’. Ci vuole Tutto il Fottuto Coraggio di ‘sto mondo ad andarsene e ricominciare senza un soldo, partendo solo dalla propria forza e dal proprio lavoro. Ci vuole Tutto il Fottuto Coraggio di ‘sto mondo a tornare sul Nostro Camperone a metà di come eravamo e sapere che diversa ma saremo ancora Famiglia. Ci vuole Tutto il Fottuto Coraggio di ‘sto mondo ad aspettare al Fiume che quello che deve passare passi, porterà al mare o alla montagna, forse scorrerà alla rovescia la corrente, non importa, ciò che conta è che poi finalmente ci si tuffi senza più guardare indietro.
La prossima volta si avvicina giorno per giorno, non esiste paura, solo Gioia, la Paura vera è quella di essere di tutti e di nessuno. Portami dove devo, fammi fare solo ciò che devo, intanto sto solo, in un modo o nell’altro ci riesco. Scorre il Fiume, sa di Casa, sa di Viaggio, sa di Vacanza, sa di Tutto il Buono che c’è in Noi.
Grazie Papo!
Papà