Frutti di bosco
Ciao Papo,
ieri dopo aver messo dritti i sassi a cuore qui sotto a dove ho posteggiato il Nostro CamperOne, ho camminato sotto una tenue pioggerellina da Arenzano a Varazze, tutta lungo il mare, circa venticinque chilometri, sei ore di camminata, forse ho smaltito i sei tranci tra farinata e focaccia che mi sono ingollato prima di incamminarmi.
Oggi c’è il sole, adesso faccio doccia e zainetto con dentro un libro e i fogli per riordinare gli appunti del Nostro Spettacolo che farà ridere parlando della morte, perché non esiste! e mi incammino verso Zena. Ieri mattina sono passato affianco alla Lanterna, si chiama così il faro baluardo di Genova, lo hai visto anche Tu da piccolo. Mi sono lasciato alle spalle anche il Morandi, il ponte crollato, Te ne avevo parlato qualche mese fa.
Il Ponte è transito, passaggio, unione tra un di qua e un di là. Il Ponte è tetto, copertura e riparo per chi ci vive, dorme e pesca sotto. Il Ponte crolla, collassa, distrugge ciò che ha fin lì ha protetto e si apre al cielo. Due tronchi di strada mozzi non sono più un Ponte. Monumento alla morte per i più, incuria di sciuagurati stronzi per tutti, emblematico dipinto terreno del transito all’Infinito per me.
Manca tutta la parte fisica poi, si lascia troppo spazio alla malinconia poi, si guarda troppo al prima poi, non afferrando Logiche che non vivono di poi ma di vita e di morte che sono insieme Mentre. È questa la Straordinarietà che mi Racconti anche se qui tra i finti vivi fatico a vivere e relazionarmi perché mi hai fatto pronto e senza paura al Dono della Morte.
Papo, non è un elogio alla Follia questo mio, è che finché non ti si aprono occhi e Sentire, ti riempi la vita di cazzate troppo ingombranti per capire chi e dove Sei. È che quando ti viene strappato tutto di dosso ti resta solo la Verità di chi sei dentro e non puoi fare a meno di Sentirti, Cercarti e Trovarti.
Papo, ieri mattina mi sveglio e vado a fare colazione all’autogrill. Dieci tipi di brioches diverse, l’ultima riporta sul cartellino “Integrale ai frutti di bosco” ne pregusto la salubrità e il candore e chiedo alla cassiera “Un caffè e una brioches integrale ai frutti di bosco direttamente consegnatami dallo Gnomo delle valli incantate”. La donna non capisce e mi chiede di ripetere ed io: “Un caffè e una brioches integrale ai frutti di bosco direttamente consegnatami dallo Gnomo delle valli incantate”. Ride, prende un tovagliolo, afferra la brioches, si abbassa sulle ginocchia, incurva le spalle e mi fa “Va bene se te la consegno io così?”. Ridiamo entrambi di gusto!
Imprevedibili attimi di Gioia, non ci si costruisce un futuro, né una casa, manco un lavoro, una relazione poi… intanto si va avanti. La somma di Frammenti di Gioia Crea la Costellazione che sto attraversando.
Ciao Papo, Grazie foglia a Cuore lungo i miei passi!
Papà
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