21.03.’19 GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA
Dalle 11.00 alle 23.00 posterò una Nostra Poesia ogni ora.
 
Undicesima
 
IL CANE E’ UN ESSERE SUPERIORE,
CI CURA CON DOLCEZZA SENZA FARCI AVVEDERE
D’ESSERE LUI A VEGLIARE SU DI NOI.
E NOI, ILLUSI BABBIONI, LO PORTIAMO A SPASSO
CONVINTI D’ESSERE PROPRIO NOI AD AVER CURA DI LUI.
MA LUI E’ GIA’ STATO UOMO, LUI HA GIA’ VIAGGIATO,
HA GIA’ VISITATO I POSTI DOVE LO PORTIAMO,
E NON CE LO DICE, NON CE LO FA CAPIRE
PER NON TOGLIERCI IL GUSTO DELLA SORPRESA
DI ANDARE IN UN POSTO NUOVO.
PENSIAMO SENZA ALCUN DUBBIO,
ANZI SENZA NEMMENO PORCI DUBBI,
D’ESSERE PIU’ EVOLUTI
PERCHE’ NOI SI PARLA, NOI SI PENSA, EHI, EHI !?
LUI SI ESPRIME E SI FA CAPIRE PUR NON PARLANDO,
PUR NON POTENDO AFFERRARE,
PUR NON SCRIVENDO!!
ED ALLORA CHI E’ L’ESSERE SUPERIORE,
FORSE NOI, FORSE L’UOMO!?
IL CANE E’ GIA’ STATO UOMO,
E’ CHIARO LO SI VEDE DAL BENE CHE CI SERBA
ANCHE SE SA
CHE POTREBBE ESSERE TRADITO E ABBANDONATO,
LO SI NOTA DA COME ABBRACCIA LA NOSTRA SORTE
ACCETTANDO I NOSTRI SCONFORTI E LE NOSTRE ANSIE,
LUI GIA’ SA’, GUARDA PIGRO, SORVEGLIA PLACIDO E NON SI SCOMPONE,
MA MEDITA E DORME.
LUI GIA’ SA CHE ANCHE NOI ERAVAMO SASSI,
SIAMO UOMINI E FORSE DIVENTEREMO CANI.
 
Andrea
(un uomo che ambisce a diventare Cane)

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