Siamo in prestito
Ciao Papo,
hai visto quanti gatti ieri? Saranno a posto quelli che ci leggono? Bah… Sono divertenti e amorevoli. Mi fanno ridere spesso ed incazzare a volte. Comunque mi stimolano positivamente. Senti che bella canzone che mi ha spedito Viviana:
https://www.youtube.com/watch?v=JQTCRRw9grg&sns=fb
No, tranquillo non voglio abbracciare anche lui… Hai visto quanto lavoro che c’è da fare per fare le cose bene e belle? Con le Lettere, con la presentazione per Feltrinelli, con le nostre canzoni, col Blog, col soggetto del film. Tutto piano, tutto con cura, attenzione e passione, una cesellatura per volta, come mi hai insegnato tu che eri carico di Voglia ed Entusiasmo e nel contempo sapevi goderti il Piacere di fare ciò a cui stavi Giocando. Come ci hai Giocato bene con la vita tu, Papo! Sei andato in braccio alla morte per una questione di impellenza, di fretta, quel dannato bisogno fisiologico, quella tua testa dura. Quando me la levo dalla mente quella maledetta cagata, Papo? Il resto lo riesco a tenere a bada, sono pure le immagini più toccanti e brutte, ma quel cazzo di dettaglio che ci è scappato quella mattina, non lasciarti solo, non farti salire il battito, non lo accetto. Dire che mi sta sul cazzo è riduttivo ma bisogna in qualche modo accettare, prendere atto, andare avanti. Ero tanto arrabbiato, Papo, poi sei venuto a trovarmi due volte ieri, e mi è passata. Cazzo se è passata! Dicono che gli angeli, quando vogliono farci un saluto, ci fanno trovare una piuma bianca. Ieri, guarda caso, al parco con Luna e la mamma, prima di prendere Totta a scuola, usciamo dal cancello e cosa trovo per terra? Una piumettina bianca, un soldo di cacio di piuma, come soldo di cacio eri tu. La terza piuma bianca da quando non ci sei più. Non ci avevo mai fatto caso, io, alle piumette bianche, ovvio c’eri tu. Poi nel pomeriggio finisco una lunga distinta materiali di un Miscelatore, sì uno di quei serbatoioni che avevi aiutato lo zio Gianni a montare. In officina tutti increduli, capita ancora che qualcuno mi dica: “Ma com’è possibile?! Stava così bene. Era così vivace e bello!”. Insomma, ieri faccio ‘sto lavoro di oltre cento fogli, metto tutto nello scanner e faccio partire la prima scansione. C’erano qui nella stanza anche il Nonno e Zio Frenk. Stampo altri fogli e faccio partire la seconda lunga scannerizzazione. Mi giro, mi volto, cerco penna e timbro, mi cade l’occhio su un foglio, l’unico foglio che cattura la mia attenzione tra oltre duecento fogli che passano veloci avanti e indietro, duecento più duecento fa quattrocento, giusto Papo? Perché di quattrocento fogli schizzati avanti e indietro veloce, mentre faccio avanti e indietro tra pc, penna e timbro, l’unica parola che vedo nitidamente, come se il tempo di bloccasse per un istante, è “Jacopo”? Lo dico ad alta voce: “Cazzo non è possibile!”. Scartabello i fogli per trovare quello “Jacopo” ed è la firma di un certificato che io durante il giorno non avevo visto. Jacopo tal dei tali, ma io vedo solo “Jacopo” in quel blocco spazio temporale, un Bel Regalo, l’ennesimo. Mi sentono anche il Nonno e Frenk, gli spiego l’accaduto. Il Nonno dice che lui ci crede in queste cose. Frenk ride sotto i baffi, forse gli hai confermato che l’uccellino canterino delle “2:11” eri tu. Forse mi hai confermato che tutte le volte sei tu! Siamo ad una ventina di coincidenze, certo non fanno una Prova Provata in questo mondo di Babbani babbalei che credono solo a ciò che vedono, pesano, soppesano, misurano, timbrano, firmano, protocollano, bollano e comprano. Menomale da un certo punto di vista, almeno per come funziona di qua, sai che esercito di cazzoni a piede libero…?! Cosa vogliono dire tutte queste coincidenze, Papo? Che sei Vivo di là dall’infinito e fai un sacco di robe belle, come dici di farmi sapere a Sonia “Il Ponte”?
Siamo in prestito, nulla ci appartiene, solo l’Amore esiste e dura. Quante domande senza risposte. Ma una cosa è certa: l’Amore è sempre la risposta giusta. L’Amore lega i due mondi di qua e di là dall’Infinito. Solo una cosa è indiscutibile: l’Amore è la risposta a tutto! E tu, Papo, sei la mia sentenza.
Papà
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