Muro

 

 

Ciao Papo,
oggi devi avere pazienza perché quaggiù tra Halloween, Santi e Morti c’è da fare i bombaroli per tornare a Sentire e smettere di fagocitare.
Ho ancora bisogno di scriverti. ‘Sta cosa che non so se è una poesia o cosa:
 
Il muro non parla
non fa trapelare emozioni
è efficiente, regge casa
fa ciò per cui è stato costruito
il muro fa il muro.
Si sgretola, viene stuccato, intonacato,
gli dai il bianco e se sei fuori lo colori.
 
Muro contro muro,
posizioni che non si incontrano
binari paralleli
stessa strada,
stesso fine,
senza incontrarsi.
Di stazione in stazione baci e abbracci,
mai fermarsi,
furtivo ristoro e occhio al decoro.
In lontananza la fine della corsa,
miraggio
te ne fai una ragione,
siamo solo di passaggio.
Muro, duro
senza il cuore di cemento armato
non avrebbe retto l’ennesimo boato.
Muro che fa il muro perché non sa fare altro che il muro.
Si fa avvicinare, sfiorare, decorare, scarabocchiare,
si fa fare opere d’arte e persino pisciare,
non se ne cura, è un muro.
Come si fa a volere bene a un muro?
Ti fa impazzire non ricevere risposte,
ma Cristo stai parlando con un muro…!!?
Lo guardi e ti ci rispecchi
tutto quello che gli è passato davanti
che lo ha sporcato, imbrattato
arricchito, reso bello, affascinante,
fragile, sgualcito, fatto e sfatto Muro
lo avete passato insieme
solo Tu e e quel Muro.
E come meglio ti riesce gli auguri la buona notte
perché anche domani desideri passare davanti al Tuo fottuto Muro.
 
Questa Papo non era per Te ma Tu sei l’unico che la capisce parola per parola.
Per Te ho quest’altra: oggi un Luca mi ha illuminato! RIP sta per: Ridiamo Insieme Papo!
Papà

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