Ho visto dio…

 

Ciao Papo,

chissà quanto vale e quanto è lungo un mese dall’altra parte dell’infinito. Chissà se in un mese sei già diventato grande o se sei ancora più piccolino. Devo confidarti una cosa: oggi ho una bestemmia e un pensiero poetico per quello strambo e misterioso essere, entità ancestrale, progetto divino, destino – sa la madonna! – mistero della formula magica della lasagna della nonna che, in soldoni, è quella roba che abbiamo sempre in bocca e chiamiamo dio.

A me continua a stupire la reazione di assoluta compostezza che abbiamo io, la mamma, Totta e tutta la nostra famiglia. Qui intorno ognuno vive la sua vita distratta, nulla di male, nulla di strano, va così per i più la vita da questa parte dell’infinito. Mentre tutto intorno scorre, spesso io percepisco la realtà al rallentatore e più volte mi sono visto, nelle più disparate situazioni, gridare a squarciagola da perdere la voce e graffiarmi le corde vocali: “Porcodio, Papo è morto!”. Quanto vorrei farlo, quante volte al giorno sento la necessità di farlo. Sento anche il bisogno di mandare a fare in culo tutti gli stronzi, ma non l’ho ancora fatto. L’unica cosa che ho fatto è stato arrabbiarmi un paio di volte con i miei cari, che sono gli ultimi coi quali dovrei prendermela. Penso a quando da ragazzo, in preda all’ira, due o tre volte, sostanzialmente per delle cazzate, ho scardinato e bucato delle porte di casa con un pugno. È dura, Papo, stare sempre calmi e tranquilli quando dentro hai una rabbia e un fuoco che ti farebbero abbattere a mani nude un intero edificio.

A bilanciare la rabbia c’è il grande affetto che provo per te, per Totta e per la mamma, sì hai ragione! Anche per Luna, i nonni, gli zii e i cuginetti. Tre anni fa, dopo la sincope che ti aveva colpito ad Amsterdam avevo scritto questo pensiero:

“Ho visto dio, era nella morte di un bambino nato sano. Ho visto dio, era nella lunga vita di un bambino nato con una severa patologia. Ho visto dio, era nell’operosità di un padre che non si arrende di fronte a niente. Ho visto dio, era nelle lacrime e nello smarrimento di una madre. Ho visto dio, era in una famiglia tutta unita contro il mostro. Ho visto dio, era nella lasagna della nonna. Ho visto dio, era in uno di quei bellissimi cartoni animati che per un paio d’ore ti rapisce. Ho visto dio, era tra le nuvole a cavallo di un grosso drago. Allora siccome ho visto dio in ogni gesto e in ogni cosa, ho provato a parlargli ma aveva troppo da fare per starmi ad ascoltare. Scorreva nella linfa di alberi e piante; portava su e giù la marea; pompava sangue in ogni essere vivente; teneva in branco le gazzelle e affamato il leone. E mentre osservavo tutto ciò, ho incrociato il suo sguardo, una frazione di secondo, e ho visto che dio era donna, troppo affaccendata a regalare vita, riprendersela e trasformarla in nuova linfa per fermarsi a dare ascolto ai nostri perché. In quello sguardo di un istante, durato una vita, ho capito che la mamma di tutto e tutti è stata così generosa e furba da regalare a noi uomini, che ci crediamo il dio in terra, la ragione! Così da essere i fautori del nostro destino e trovarci o perderci, finché non torneremo, solo di passaggio, tra le sue braccia”.

 

Ce l’abbiamo sempre messa tutta, tutti, sotto ogni punto di vista, non ci sono rimpianti né rimorsi, un paio di risposte da cercare sì, ma doveva andare così. Se hai la fottuta fortuna di essere genitore di un SuperEroe, doveva andare così, e non puoi che raccontare il suo Mito e vivere nella sua Leggenda. Però quanto ci manchi, cazzo!

 

Ti voglio questo e pure quell’altro mondo di bene!

Papà

 

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4 Comments

  1. Stefano says:

    Madonna!!!! Da pelle d’oca!!! Hai tutte le ragioni X incazzarti con tutti e tutti.
    Un grande e forte abbraccio.
    Ste

  2. Vittoria says:

    Vivo anche io lo strazio di un figlio che vive nell’Oltre. ..
    Non ho più pace… le lacrime, l’angoscia, la disperazione sono compagni di viaggio…
    Abbracci al tuo piccolo angelo, a voi e al mio Gianluca…

  3. Claudia says:

    Waw….un waw trascritto, che pronunciato invece corrisponderebbe ad un lungo e affannato sospiro…..sei un padre con un dono…vorresti urlare ma quel Dio che ti fa a volte dannare,credo che ti abbia dato un dono enorme. Tu sai pensare,ragionare,scrivere e trasmettere..si sai trasmettere! Non bestemmiare,mai..perché non sapremo mai se esiste un Dio,ma tu hai la fede,e ce la stai trasmettendo tutta,con il tuo comunicare con Papo che “in fede” sta lì da qualche parte,e se L ride,sta bene e vuole il vostro bene sempre! Cosa vorremo se dovessimo venire a mancare? Io vorrei che la mia famiglia non morisse per la mia mancanza,che superasse il dolore e lo canalizzasse in qualcosa di buono per la vita!
    Ecco credo che sia questo che lui voglia..e tu hai un dono! Un abbraccio Claudia

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