Il cammello con le corna

Ciao Papo,

ti ricordi quando mi hai detto: “Dentro la paura, fuori l’avventura!”. E io ti ho domandato: “Bellissimo Papo! Ma spiegami bene, cosa vuol dire?”. E tu: “Vuol dire che dentro hai paura di sbagliare a fare le cose nuove ma fuori c’è l’avventura di farle”. Così parlò Papotustra! E quando hai detto alla mamma: “Ma’, sai che Totta s’è svegliata tutta scontrosa, non ha cucinato con me e con la nonna e ha giocato tutto il tempo da sola lamentandosi”. E la mamma: “Ma povera piccola…”. E tu: “Poveri io e la nonna!”.

E quella volta che sentivi male al pancino, ogni boccone che inghiottivi. Sicché volesti andare al pronto soccorso. All’ospedale la dottoressa ti auscultò, ti sentì la pancia, ed era solo un po’ d’aria, meno male! Con la lucina ti controllò bocca, orecchie e naso e tu reo confesso pensando che la dottoressa stesse cercando qualcosa che non trovava le dicesti: “Dottoressa, ogni tanto io mi mangio i capperi…”. Hai sempre avuto una prontezza di spirito disarmante, come quella volta che Totta era in profonda crisi per il rientro a scuola. Nik le propose di andarla a prendere prima, così da tornare a casa subito dopo pranzo. Fatta la proposta, le domandò: “Totta, ti sembra una soluzione adatta?”. E tu: “La soluzione adatta è non uscire!”.

Sei il mio SuperEroe già solo per questo e quanto altro ci hai Regalato, sul monte Olimpo ti avranno accolto tra mille abbracci, applausi, sorrisi e risate! Noi altri, di qui dall’infinito, che sappiamo per lo più muovere scartoffie, stiamo provando a farne delle belle come ci hai sempre suggerito e ispirato tu, e oggi ti presento il Leggendario Cammello con le corna! Te lo ricordi quando mi dicesti: “Papà, la mamma mi ha detto che sei stato a un corso di teatro. Perché vuoi ancora fare gli spettacoli?”. Ti risposi: “Papo, papà ha tre grandi sogni: 1° che siamo sempre in salute e felici, 2° che papà fa il comico e lo scrittore di mestiere, 3° che compriamo un terreno e ce ne andiamo a vivere in campagna”. Manco il tempo di finire di parlare e tu: “Ah, e lo sai il mio sogno!? Cavalcare un cammello con le corna!”.

Grazie a Ma Teo che lo ha rispolverato dal libro, grazie a Paul Married che si è messo in testa di disegnarlo, ‘sto cammello con le corna, e grazie ad Anna che ha disegnato il tuo logo “SuperPapo” sulle gobbe del cammello e ha messo insieme il tuo Stemma! Questo sarà lo Stemma di tante avventure e di mille trasformazioni che noi di qua dall’infinito continueremo a vivere ogni giorno. Finché non potremo riabbracciarti, continueremo a farti fare il bis!

 

Stasera io e Totta usciamo da soli; andiamo alle giostre, vuole fare “Dieci giri e non si discute!” sulla ruota panoramica. Se riesci, quando saremo in alto in alto, vieni a farci un saluto! Ti voglio bene Bellissimo ragazzo dell’Infinito!

Papà

 

 

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