Le Massime di Papo e le Minime di Totta cabaret

 

Ciao Papo,

aspettando il martedì ti scrivo una cosa da lunedì.

Questo è il pezzo che facevo al cabaret de “Le Massime di Papo e le Minime di Totta”:

 

Eccoci qua… buona sera, come va? C’è la crisi eh… ma ci siamo in mezzo tutti, persino i cinesi! Pensate che hanno cominciato a fare part-time anche loro, lavorano solo 12 ore al giorno. Volevo parlarvi di un modo alternativo per affrontare la crisi. I cinesi sono tanti e laboriosi e i papà cinesi mettono al lavoro i loro bimbi già da piccoli. Noi italiani spariamo cazzate e allora ho messo a lavoro i miei figli da subito! Con questo best seller: “Mamma ho fatto la cacca dura come gli zoccoli di uno gnu!”. Come s’intende dal titolo la cacca è un argomento ricorrente, importante per i bambini, tanto che una volta Papo, mio figlio, mi ha detto:“Papà mi pulisci che ho fatto la merda?”. “Papo si dice cacca…”. “No, no, io ho proprio fatto la merda!”.

L’avvento di un figlio ti cambia, ti commuove, i bambini ci fanno innamorare e regredire: “Ma guarda che bel culetto! Guarda che bella cacca!” E che ti pensavi che te lo davano senza sfinteri?! Poi crescono e vorresti denunciarli per stalking! Ditemi che non è stalking quando sono concentrato su un lavoro e vengo interrotto con “guarda papi come salto, guarda papi che bel disegno, papi guarda come mi frullo le dita nel minipimer” ogni 9 secondi e 47 centesimi, li ho cronometrati, sono più veloci di Usain Bolt! Ditemi che non è stalking quando: intorno ai 3 anni le nostre adorabili creature ti sottopongono alla “Prova Anna Maria Franzoni”: “Mamma me la compri la palla? Mamma me lo compri il gelato? Il libro da disegnare? Il Lego nuovo? Il Ben Ten? La piadina? Le patatine fritte? Mamma me lo compri il delfinario di Riccione?”.

Devo premettere che questo pezzo, per chi non ha figli, può non cogliere nel segno perché prima di avere figli è ricorrente i bimbi stiano sul cazzo. Ecco puntualizzo: “nel” non “sul” perché poi scopri che è da lì che escono…

Tanta gente guardando i miei figli, sono maschio e femmina: “Oh, che carini, avete fatto la coppia!”. Già, mentre procreavo pensavo a fare scopa! Vi presento gli autori del libro: Papo è il maschietto, il primo genio, l’inventore di casa, il sognatore che vaga per mondi paralleli: una volta a cena con gli zii, si parla di una ragazza che non vede l’ora di sposarsi per incontrare lo Spirito Santo. Papo commenta tronfio: “Mamma io non ho lo Spirito Santo, io ho un fantasma!”. Totta, la più piccola, la secondo genia, è invece la pragmatica di casa: Nik, la mamma, prepara dei bei piattoni di carote, radicchio, spinaci e lenticchie. I bimbi protestano e non vogliono manco assaggiare. Provo a incoraggiarli: “Dai, non vedete che belle? Sono tutte colorate! Fanno bene! Sono vive!”. Totta: “Se queste cose fossero vive ballerebbero!”.

Il rapporto tra i due passa da momenti di tenerezza, a situazioni di tensione: Totta arrabbiata con Papo: “Guarda mi hai fatto venire la faccia viola!”. Papo: “Ma ti sta molto bene il viola!”. Totta adora le situazioni familiari: ”Mamma, è vero che prima di papà avevi un altro ragazzo?”. Nik: ”sì”. ”E poi è morto?”. ”No, era diventato un po’ stufoso e avrà trovato un’altra ragazza”. ”Ah, cosí adesso stufa anche lei…”. Papo sta più su temi maschili: “Papà, hai visto che belle le mie scarpe che hanno disegnato sopra un puma!”. Papà: “Davvero belle!”. Papo: “Però i miei piedi puzzano lo stesso di porco…”.Totta è dotata di una logica inscalfibile: ”Mamma, cosa sono gli ostacoli?”. Mamma: ”Sono delle difficoltà”. Totta: ”E cosa sono le difficoltà?”. Mamma: ”Quando vuoi fare qualcosa ma qualcos’altro te lo impedisce”. Totta: ”Ah, tipo gli ostacoli!”.

Questo libro è autobiografico, racconta la giornata tipo che viviamo coi nostri figli. La sveglia e il lavaggio: La mattina, per rendere ai bimbi più gradevole il lavaggio della faccia, raccontiamo che devono lavarsela per far andare via gli omini del sonno. Una mattina svegliandosi con gli occhietti cisposi Totta mi dice: “Papà ma gli omini del sonno mi hanno cacato negli occhi, devo lavarmi!”.

La scuola: Papo ha cominciato quest’anno la prima elementare, subito di slancio: interrogato non sapeva molto bene la poesia a memoria. Scusandosi con la maestra per non averla imparata ha aggiunto: “Ho letto in un libro di Geronimo Stilton che la notte porta consiglio. Ma mi sa che non è vero…”. Il giocare insieme: Totta balla e io mi godo la sua innata maestria. Poi le domando: “Mi insegni a ballare come fai tu?”. Risponde: “Allora: primo ti devi immaginare come si fa, secondo ci provi a farlo, terzo ti devi comprare un paio di scarpe belle come le mie!”.

Abbozzare risposte ai loro dubbi esistenziali: “Mamma, ma il pisello da dove respira? Mamma, ma il pisello non ce l’ha il naso?”.

Ma anche godersi le loro certe certezze: “Totta mi dai un bacio?”. “No, li ho finiti!”.

“Papo tu sei estroverso o introverso?”.“No, io sono stronzo!”.

Grande must, le feste: Scartati i regali di Natale, Papo gioca per due ore con un Gormita parlante che non si capisce bene cosa dica. Durante il pranzo Papo per la gioia dello Spirito Santo ci illumina: “Papà il gormita metà uomo e metà sireno dice: Energia Gesù Gorilla!”. La religione: “Mamma, mi scarichi un film di Gesù?”. Nik stupita, siamo abbastanza atei: “Va bene, ma come mai vuoi vedere un film su Gesù?”. Papo: “Eh, perché devo vedere come si fa a camminare sull’acqua che ci devo provare anch’ io!”.
L’attualità. Totta sui dubbi pre-elettorali: “Ma se uno pensa di fare la cosa giusta e invece poi si sbaglia?”. Tranquilla che poi ci pensa Napolitano a rovinare tutto!
Le visite mediche, Papo sdraiato sul lettino fa alla mamma: “Mamma, mi tieni?”. Mamma: “Hai paura di cadere?”. Papo: “No, ho paura che mi si stacchi il pisello!”.
Alle volte vengono a vedermi fare serata: “Mamma, dove andiamo domani sera?”. “A vedere papà che fa uno spettacolo in un posto dove si può mangiare”. “Ah, andiamo a vedere papà che prepara le frittate?!”. È sempre un’emozione particolare…
Arriva sera e stanchi sul divano accendiamo un po’ di tv facendo zapping, ci imbattiamo in Maria De Filippi. “Papà ma questa donna ha la voce che sembra un uomo! Ma è una donna o un uomo?!”. “È una donna ma ha una voce che sembra un uomo…”. “Eh, ha la voce da uomo perché non si lava!”. Finalmente hanno risolto un dubbio che mi portavo dietro da anni!

Arriva l’ora della nanna Papo osserva la sorella e afferma, senza alcun dubbio: “Totta non è un tasso!”. E la giornata si conclude con la storiella della buona notte. Per fargli fare sogni belli gli racconto di un esperimento fatto da un gruppo di scienziati che hanno monitorato degli atleti olimpionici sia mentre correvano sia mentre svolgevano l’esercizio solo con la mente. In entrambi i casi i muscoli del corpo entravano in funzione nello stesso tempo, allo stesso modo. Quindi mi spertico: “Ragazzi pensieri positivi, la fervida immaginazione, il crederci fermamente, la forza della fantasia”. Mi interrompono in coro: ” Pa’ ne devi dire ancora molte?”. Anche io che cazzo di storielle scelgo…

 

Abbiamo sempre fatto tanto ridere tutti, Bellissimi ragazzi, miei e questo è il più bel Regalo che potessimo fare alle altre persone, all’intera Galassia e a noi stessi per primi! Ogni Dio, entità Mistica e il Mistero della Formula Magica della Lasagna ci avrà in Gloria!
Vi voglio bene, Tesori miei!

Papà

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