Zio Frenk
Ciao Papo,
oh, con la lettera di ieri ci sono arrivati otto nominativi di case editrici e altrettante possibilità editoriali da provare a percorrere quando saremo pronti e tre strade per abbracciare Vecchioni.
Oggi la lettera te la faccio scrivere dal tuo Zio Frenk. Sono tutti belli gli zii e le zie ma tu per lo zio Frenk avevi proprio un debole e lui per te, un po’ come tra me e lo zio Paolo, quelle robe che sono così senza troppe parole e senza troppo applicarsi per capirle. Sono, bastano e crescono. Lo zio Frenk quello bello che l’estate scorsa in quindici giorni è aumentato di quindici chili, quello che quando eri piccolo aveva la moto, quello che ti regalava un sacco di Lego. Ognuno ha uno zio figo col quale vuole sempre stare insieme, il tuo era lo zio Frenk. Lo zio Frenk è sempre un allegro coglionazzo, come siamo noi Pilotta nell’indole, ma che sta diventando un bravissimo e premurosissimo papà per la sua Emma e per la zia Anto.
Non mi dilungo oltre, Papo, ti lascio in compagnia delle sue lettere una più bella dell’altra!
“Sei libero mio piccolo grande migliore amico, libero di correre a perdifiato, libero di saltare e rimbalzare dove meglio credi. Libero di mangiare quanta più pasta coi funghi e lasagna ti va, libero di ridere a crepapelle di tutto quello che ti va. Libero di disegnare brutti mostri spaventosi, draghi volanti, dinosauri inventati e animali fantasiosi, libero di creare ogni avventura che ti pare con i tuoi omini e fare tutti i versi che ti va. Libero di ascoltarti le tue hit a volume spacca timpani e guardarti i tuoi film quante volte ti pare. Vai, bello mio, ciglia di rimmel naturale, lunga chioma solo da sistemare a fatica e mai da tagliare. Corri amico mio, sai, a soli 10 anni mi hai insegnato meglio di chiunque altro cosa voglia dire dignità e spensieratezza e tutto questo mentre hai lottato contro i mostri, quelli veri. Gioisci, bimbo mio, vai fiero e saltellante perché hai vinto nell’animo di ognuno di noi. Manchi tanto, innocente Papo. Te lo prometto ci rincontreremo e sarà come se non fosse passato mai un giorno.
Ci ritroveremo giovanotto. Ciao Jacopo ti amo tanto.
Zio Frenk”.
“Oggi infiliamo i bastoni tra le ruote a papà e ci prendiamo uno spazietto tra la lettera 7 e la lettera 8, quindi Viva la lettera 7 e mezzo e Abbasso la Matematica!
‘sta storia del cammello con le corna la stanno tirando per le lunghe 😉
Io so che tu sai che io so… Facciamoci una risata… mentre noi ti disegniamo un cammello con le corna tu già sei diventato Caracal, Lemure Catta, una Furia Buia e un Velociraptor Mannaro… ma che ne sanno loro… Ohi ssshhhh acqua in bocca mica che poi si risentono.
Wuueee Spifferone… acqua in bocca ho detto!
Ti racconto prima una cosa: ieri sono stato da Antonio per portargli la tesserina delle partite e sai che c’è? sei ovunque! Lui in casa aveva una sola foto della zia Antonton, probabilmente di una vacanza felice, e adesso TA TAN! Ne ha due, te e lei, hai visto bello mio? abbiamo scalfito anche l’animo del grande uomo di sasso! (Che poi tanto di sasso non è… un’altra vittoria! Siamo decisamente invincibili).
Ora corri, va, scappa a giocare, ma appena puoi quando passerai nei suoi sogni più belli rispondi a Totta, mi domanda se Bolt (il velocista) nuota molto veloce… boh io non lo so, te che dici? Ah, oh, mi raccomando non fare il timido quando la passi a salutare e dille anche che il tuffo spaccata è davvero fichissimo e che a imitare Flash ci ha fatto scassare!
Mi fa ridere un sacco sai? è proprio buffa e simpatica, secondo me è anche un bel po’ merito tuo se lei è così forte e spiritosa., E, mi raccomando, pure tu continua a farmi ridere (nei miei, tuoi, pensieri più lieti) e ora tiriamo ‘sti tre urli e ti lascio andare:
1“Bordello!”,
2 Come diceva il tuo Gormita “Energia Gesù Gorilla!”,
3 un bell’ululato a cui Luna si aggrega volentieri anche se non sa ululare 😉 “AUU A-A-AAUUUUUU”
Ti voglio bene! Vola Ragazzino!
Zio Frenk”.
Oggi ha detto tutto (che meglio non avrei saputo dire) lo zio Frenk, io sto ancora cercando le tue guance e la tua bocca per sbaciucchiarti e sbausciarti tutto. Entro a tutte le ore della notte nella vostra cameretta ma non riesco mai a vederti. Ieri notte ti ho sognato, eri una specie di fantasma immateriale che vedevo ma non riuscivo né a toccare, né a trattenere, ma mi sentivo fortunato perché sapevo che c’eri ancora e mi bastava.
A domani Unico e inimitabile Jacopo Pilotta!
Papà
18 novembre 2014
Ma quant’è Bello il mio Ragazzo!!?
Pare a Brooke Shields! E tiene un birillino da far invidia a Franco Trentalange! Infermiere e Dottoresse lo chiamano in intimità Brooke Trentatrelange! 😉
Poco fa alla prova bilancia vestito di tutto punto comprese le ciabatte, si consuma un classico dei classici, l’infermiera: “Bello, ti pesi con le ciabattine?”. Papo: “No, con la bilancia!”.
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