Imparare
Ciao Papo,
da quel maledetto lunedì 22 agosto penso incessantemente a te e a Totta, dormo pochissimo e male, anche stanotte poco più di un paio d’ore. Penso, ricordo, provo a rivivere ogni momento bello trascorso insieme, che solca preziosissime brecce nell’invalicabile barriera di dolore che da quel dannato giorno si è eretta. A continuare a pensare realizzo che per quanti consigli, discorsi, sgridate e sermoni un padre ed una madre possano fare ad un figlio, l’unico che ha da imparare in questo viscerale rapporto è solo il genitore. Al massimo ai figli passi un po’ della tua esperienza ma non molto altro, e per tutto quello che mi hai insegnato, per tutti i momenti straordinari che mi hai fatto vivere io ti ringrazio così tanto che altro non potevo e non posso fare che amarti incondizionatamente.
Salutami le stelle, i cammelli con le corna e tutto ciò che la tua incommensurabile fantasia ti farà vedere ed essere.
Divertiti tanto amore mio!
Papà
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