La macchina del tempo

Ciao Papo,

qui si va avanti, chi di slancio come tua sorellina Totta e chi un po’ più a fatica. Ma indietro non si torna… Uhé: ti ricordi quando tu e io stavamo progettando la macchina del tempo? Se non ti scoccia faccio vedere il disegno anche ai nostri amici, metti che qualcuno riesce per davvero a costruirla, sai quanti baci, quanti abbracci e quante smancerie che ti fanno girare i “tenerini” (balle, coglioni, testicoli insomma) devo darti…!? Devo raccontarti, caro Papo, che qua stanno provando tutti ad imitarti nelle tue trasformazioni, (ah, se hai voglia di dirmi cosa sei oggi tra un tasso, le onde del mare, un lemure Catta o cosa altro io poi lo dico a Totta che è molto curiosa riguardo le tue trasformazioni). Qui da noi, che siamo rimasti su questa parte dell’infinito, diventerai un parco giochi in campeggio a Trieste, proprio lì dove ti abbiamo salutato per l’ultima volta; sei diventato un albero da frutto che ci hanno regalato gli amici dello zio Frenk e pianteremo in giardino; sei diventato un progetto artistico, ludico, terapeutico per i tuoi compagni di classe e quelli di Totta; sei diventato varie cene (quante cose buone da mangiare, ma sai come ti saresti rotto i tenerini, ché ogni sera qui c’è da uscire e tu volevi sempre scoprire nuove storie con un bel film), vari inviti in varie città, e varie pizzate, compresa quella con i miei compagni di classe che non vedo da almeno sette o otto anni… In tanti mi dicono di farti diventare un libro, mi dicono di scrivere un libro, perché sono bravo a scrivere e soprattutto perché tu sei Fantastico quindi potrai diventare un entusiasmante racconto. Ma a scrivere devo diventare bravo almeno come Erri De Luca per rendere davvero omaggio alla tua Straordinaria Unicità. Verrà pubblicato come minimo da Feltrinelli e col tempo ne faranno un film che vincerà l’Oscar. Ecco, mi sembra che nell’infinito di qua, dove siamo rimasti noi altri, questo sia il minimo plauso che io possa regalarti, anche se a te gli applausi e i complimenti facevano imbarazzare, “Ciuccelloni” che non siamo altro noi.

Totta si diverte, sta sempre con i cuginetti e con gli altri bambini, la mamma è forgiata nell’Acciaio Inossidabile e nell’Amore Cosmico e anche lei scherza e si diverte, sono nati anche due bei cuginetti nuovi, Emma Sun, che avevi visto qualche volta, e finalmente è arrivato anche Melo. Ci distraggono e ci impegnano ed è bello così. Io sono quello che fa più fatica di tutti, ma ti prometto che mi impegno a farcela, anche perché quando ero triste proprio non ti piacevo e non piaccio né a Totta, né alla mamma e io, più di tutto, finché resto da questa parte dell’infinito, desidero essere il tuo bel papà divertente, scattante e in forma!

Ti salutano tanto tutti, soprattutto i tuoi amati nonni. Anche per loro è tanto dura, vedi di andare a trovarli in sogno e di sparargli una delle tue battute esilaranti, ne hanno bisogno!

 

Ciao bello, oggi non ti dico di divertirti perché so che già lo stai facendo!

Papà

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