L’uccellino e le 2:11
Ciao Papo,
senti papà, ieri sera a suonare non c’era Scatolo e quei due Stronzettoni di Macilla e Diego Skifezza hanno preso per il culo me tutta la sera. Eri lì con noi – perché ti diverti anche tu a suonare e sparare cazzate – o eri preso dalle tue cose? Sono sicuro che se c’eri ti sei divertito un sacco anche tu con loro a prendermi in giro! Mi canzonavano perché l’amorevole slancio Umano di chi ci legge mi ha fatto arrivare i contatti di gente che conta in Feltrinelli, in Rizzoli, per abbracciare Vecchioni, quello diretto di Jovanotti ed un sacco di bel casino da mettere in moto per far Volare le Lettere, le Canzoni, i tuoi libri di Massime e Battute e tutto quel che ti riguarda! Che Stronzettoni impenitenti gli amici, ed è giusto siano così!
A proposito di Stonzettoni, senti qui cosa ti scrive quella che fa la misteriosa:
“Jacopo, ma le stelle quante punte hanno? E il sole scotta così tanto o ci prende in giro tutti? Alle comete si può prendere la coda? E i buchi neri? Sono profondi i buchi neri, e sono davvero neri o di tutti i colori? Scommetto che tu ti ci butti in picchiata e poi risali verso la luce.
Qui nella terra dei terrestri inizia novembre, un mese malinconico, ma a me piace, perché d’estate essere malinconici, con tutta quella luce, un po’ stona, a novembre puoi sempre dire che è il tempo.
Ma voi di là che età avete? Tu hai 10 anni o hai l’età che vuoi? Dovresti provare ad averle tutte se ti posso dare un consiglio. Prova i 20 quando si fa l’amore tutto il giorno, i 30 quando si diventa genitori, i 40 anni quando sei isterico incazzato per tutto ma contento di dove sei arrivato, i 50 quando inizi a pensare che appena vai in pensione ti compri quella casa sul mare con le persiane blu e ci vai con il tuo amore e i tuoi figli, i 60 quando abbracci i nipoti e i 70 quando ti fai abbracciare dai tuoi nipoti, e gli 80 quando i tuoi figli aiutano te.
Provale tutte, tutti i giorni, un’età diversa ogni ora, un posto diverso ogni minuto, un’esperienza diversa ogni secondo.
Oppure puoi dormire tutto il giorno, o correre una maratona, o volare da Pechino al Kilimangiaro in 15 minuti, fermandoti per un the in Thailandia.
E gli alieni esistono? E come sono? Io spero siano come ET, mi piaceva tanto. E lì dove sei tu, vero che ci sono anche tutti i nostri animali? Il mio gatto Tom e i cagnolini di tutto il mondo e scommetto che sono fedeli anche nell’aldilà.
Jacopo, ma di lì si resta uguali? Il carattere cambia? Alfredo di lì è sempre buono? Ora chiede scusa se sbaglia? È sempre silenzioso? Le può mangiare ora le uova di sera? E l’insalata riccia gli prude ancora la gola? Ha i capelli bianchi o gonfi e cotonati come negli anni ’70?
E tu, Jacopo, tu che carattere hai ora?
È vero che possiamo essere quello che vogliamo di lì, possiamo essere di tutti i colori, possiamo essere anche l’arcobaleno? A me piacerebbe tanto essere viola con i capelli lilla. Jacopo, ma voi siete mai tristi perché siete di là? Ma voi la sentite la nostra mancanza? Vi preoccupate per noi? Ma di là c’è un capo? Se non c’è nessuno potresti provare a diventarlo tu, in fondo sei già un super eroe, è un attimo diventare un leader.
Come prima legge… No, no sembra già una dittatura così e quel rompipalle sinistroide di tuo padre, fissato con le libertà e le sue boiate, non te lo fa fare… Beh, mediamo, io e lui siamo diventati bravi in questo. Come primo “suggerimento”, quello un vero leader lo può dare, potresti farli tornare tutti di qua. Ci basta un giorno l’anno per dirci che di lì state bene, che ci aspettate, che vi manchiamo, che non vi siete dimenticati di noi… Che di lì c’è tutto… Ci sono i papà, le mamme, i nonni, c’è l’amore tutto il giorno, ci sono le case con le persiane blu e ci sono cani, gatti a riempirle.
Dì ad Alfredo, il mio papà, che ho trovato la casa con le persiane blu, dà sul mare, ti mando una foto così gliela fai vedere, se sorride sotto i baffi vuol dire che gli piace, e la prenotiamo per quando vengo anch’io di là, e ci facciamo colazione in terrazzo, e il bagno tutti i giorni.
Jacopo, ti dico una cosa, ma non dirla a nessunissimo… Pensiamo a voi, ogni battito di ciglia, ogni respiro anche se sembra che per due minuti ci siamo dimenticati, beh non è mai così, è solo come quando una nuvola passa davanti al sole, c’è la nuvola ma sotto c’è il sole. Voi siete il sole”.
Ciao Ragazzo.
Oh Papo, senti ‘ste due cose strambe che mi ha raccontato lo Zio Frenk:
7-7.10 di domenica mattina, esco in terrazzo caffè e sigaretta. Noto che è pieno di foglie secche, Anto ed Emma si sono appena ributtare a letto dopo la sveglia infausta della fame neonata. Comincio a spazzare, meglio evitare rumori in casa quando dormono. Sento cinguettare alle spalle, mi giro, sfreccia un uccellino tipo passerotto ma fischietta troppo bene, forse un usignolo, si ferma nel pitosforo, mi giro, lo guardo, zompetta tra un ramo e l’altro. Giochiamo un secondo, lui si nasconde saltellando tra i rami, io mi chino e muovo il capo, gli domando: “Papo, sei tu?”. Lui vola fuori dalla pianta, fischietta e sfreccia via.
Notte fonda, le 2, esco, accendo l’ultima sigaretta, c’è una luna luminosissima. Guardo avanti a me a terra, c’è molta luce, ci vedo, è talmente chiaro intorno e luminoso che vedo la mia ombra. Finisco di fumare, entro, lavo mani e denti, mi metto a letto e mi domando: “Papo, ma eri ancora tu?”. Apro gli occhi, stanchi perché Emma è irrequieta ma dorme, la sveglia proietta l’ora sul soffitto che da sdraiato al contrario leggo sul muro “S:II”, erano le 2:11…
Sei sempre stato gentile e buono con chi ti stava simpatico, eri anche un bravo fischiatore rumorista, perché stupirsi?!
“S:II” che se non erano le 2:11 sembrava proprio un “Sì!”, un “Sì” col punto esclamativo… Ma erano solo le 2:11… Proprio le 2:11 che lette alla rovescia sono un “Sì!”.
Afferriamo qualcosa Papo, non tutto. A noi di qua dall’Infinito viene proprio da dire che l’unica realtà di ‘sto mondo è che è tutto molto INGIUSTO! Ma io non credo… Non voglio più credere sia così. Credo che noi vediamo solo una piccola parte del tutto. Stonata e parziale, non vedendo Tutto il resto. Papo, così mi piace pensarla e così vado convincendomi che è perché tu Sei.
Stai bene Amore Bello!
Papà
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