All’anima cosa dai da mangiare?

 

Ciao Papo,

ma all’anima cosa diamo da mangiare?

Alla bocca dai il pane

All’amore dai il cuore

Al sesso cazzo, figa e tette

All’occhio dai orizzonti e tramonti

Alla mano dai una mano

Alla noia dai l’ebrezza

Alla mente dai un equazione o un trattato filosofico

Ma allo spirito? Cosa dai da mangiare allo spirito?

Ciò che daremo alla bocca, all’occhio, alla mente…

insomma ciò che siamo, dipende da come decidiamo di sfamare il nostro spirito.

Presi nel mezzo della quotidianità alimentare l’anima è l’ultimo dei nostri pensieri.

Noi siamo i nostri pensieri ma se per lo più non pensiamo o meglio: non siamo coscienti di ciò che pensiamo, allora chi siamo? Cosa siamo?

La coscienza crea il nostro universo fisico, la realtà esiste solo dove la mente si concentra su di essa.

Fede e conoscenza confermano che siamo parte di un tutto inscindibile: terra-energia-esseri viventi. Quindi anche spiritualità e scienza fanno parte della stessa cosa. Esperimenti scientifici iniziati due secoli fa dimostrano che l’osservazione della realtà da parte dell’essere umano modifica la realtà fisica stessa! Cioè la presenza di coscienza crea l’universo fisico!

Assodato ciò, se non siamo così minchioni da pensare solo alle ultime tendenze e concentriamo l’attenzione su ciò che davvero ci interessa, SIAMO IN GRADO DI CREARE LA REALTA’ CHE VOGLIAMO!

Papo, me lo hai fatto vedere ogni giorno in questi sei mesi e mezzo di tua assenza. Il ruolo dell’osservatore nell’esperimento scientifico, la coscienza umana, mutano il comportamento degli elettroni. Nella nostra storia, in questo periodo di elaborazione del lutto, è fondamentale il ruolo di osservatori che decidiamo di assumere. Il dolore preme per annientarci, la coscienza e la tua presente assenza continuano a viverti, è troppo l’Amore per questo fottuto e ridicolo dolore.

“Ovunque sei ci sei Papo e questo è quel che basta, andiamo insieme a fare il bis di pasta!” fa così la canzone rap che ti abbiamo scritto, stamattina Totta, Mamma ed io abbiamo cantato e ballato tutte le canzoni che stiamo scrivendo.
La Mamma, non vuole racconti di lei ma scienza e fede dovrebbero studiarla per capire quanto può essere Bello e Superiore un essere umano anche e purtroppo ancora di più quando viene ripetutamente ferito a morte da quella lurida sciacquetta della vita. Mamma mette in pratica i tuoi insegnamenti: prova ad essere sempre serena, dice che è un po’ la tecnica del mezzo sorriso del Buddah. Serenità, anche sforzata, chiama serenità.

Papo, noi all’anima abbiamo capito che c’è da dargli da mangiare intere fette di Te, siamo cannibali d’Amore.

Papà

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4 Comments

  1. rosalba ha detto:

    Ciao, amico mio

  2. Silvia ha detto:

    Benvenuto nelle ns vite perche’ noi abbiamo la stessa storia da vivere.Jacopo “Papo” per la sua famiglia e’volato libero a 16 anni e mezzo ,solo 3anni fa , il suo cuore senza motivo ha smesso di battere………si senza motivo perche’ non ci sono spiegazioni Una grandissima voglia e fretta di vivere ,un lider uno sportivo ,un adolescente speciale ,ho fatto il possibile per far ripartire quel cuore ma non c era nulla da fare.Oggi vivo di “effetti collaterali ” i tanti tantissimi ricordi , lui vive dentro di me e’ onnipresente .vi abbraccio con immenso affetto Grazie Silvia

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