Sarà che sono pirla…
Ciao Papo,
dopo centinaia di messaggi francamente mi sembrava una boiata scriverti nel giorno della festa del papà. Me la sono messa in tasca e mi sono vissuto la giornata, spensierata il più possibile, il mattino in bici con Totta, abbiamo fatto un giro lungo due ore andata e ritorno Bollate, Castellazo, Arese e Rho. Totta dice che la prossima volta dobbiamo calcolare meglio le distanze perché andare è bello ma tornare dopo essere andati è troppo lungo. Il pomeriggio l’abbiamo passato al parco Sempione, verde e marrone con gli immancabili bonghi della canzone di Elio. Siamo andati all’arrivo della Stramilano con i runner Zio Pallo e Cilly. Piacevole giornata all’aria aperta, solita piuma a pochi centimetri dalle mie natiche. Poi è venuta a trovarci cuginetta Emma, era tutta allegra e intenta a collaudare il suo nuovo triciclo passeggino.
Venerdì sera, dopo parecchi mesi, sono uscito con gli amici. Festa irlandese, birra, casino musica, Papo, com’è dura essere giovani… mai stati così giovani io e te… simpaticissimi sì ma i giovani escono, bevono, fumano, fanno baldoria, che dici? Di parlare per me? Hai ragione Papo! Il video del tizio troglodita a Roma in via Baldo degli Ubaldi, la signorina “Naso elefante” ed in sette sulla macchina di Fichi, due stivati nei sedili dentro al baule sono state le cose più divertenti della serata. Sarà che sono pirla io…
Sabato mattina ero svuotato e triste e siccome non fumo, non bevo e non mi drogo ma sono intollerante ai latticini ho rubato due etti di Zola ed un pezzo di Brie dal frigo di Nonna e mi sono fatto un po’ male così… Sarà sempre che sono pirla io…
Poi con Totta siamo andati alla lezione di equitazione. Totta è sempre più brava ed è riuscita a far trottare Bull, un simpatico cavallo ultra flemmatico che se non sta a dieci centimetri dal suo simile che lo precede inizia a vagare lemme lemme per il maneggio. A metà della lezione ho cominciato ad avere mal di pancia, crampi e spasmi a causa di Zola e Brie… sono arrivato a casa al pelo e la latrina non mi ha ringraziato… sarà che sono proprio pirla io!
Poi sabato piacevole pomeriggio tra subumani e bipedi per caso al Luna park, questa l’utenza media delle giostre e ci si confonde bene anche noi nell’humus suburbano. Luna, la cazza di cana, poi è proprio la Capa dei Tabbozzi. Dopo un paio d’ore di sali, scendi, gira, volta, fallo un’altra volta, bruco mela e capate nella camera degli specchi ci sediamo per ristorarci e per ingannare l’attesa propongo ai bimbi il “Gioco delle parole”. Dico: “Facciamo il gioco delle parole usando le finali o per campo semantico?”. Mentre pronuncio “Campo semantico” passa un cameriere ventenne che se la gioca con Luna per il predominio tra i Capi dei Capi dei Tamarri. E annichilito come un centrale difensivo dopo aver incassato finta, controfinta e doppio passo da Ronaldo, stramazza al suolo. Sarà che sono pirla io ad osservare la singolarità delle persone…
Dopo un intenso fine settimana arriva domenica sera ed è finalmente divano Papo, come piaceva a te! Ci siamo riguardati Titanic e mentre Jack spirava ibernandosi, diventando Jack Frost, Totta faceva la pagliaccia per smitizzare, sminuire e rendere più normale la morte. Appena finito il film ha guardato Mamma e le ha detto quel che non si riesce a scrivere su nessun lavoretto fatto a scuola per Mamma e Papà per quanto bello possa essere: “Io penso che quando una persona muore, va in paradiso così com’era in questa vita nel momento di più grande felicità”.
Sarà che sono davvero un’inguaribile pirla ma ho sorriso, ho pensato ai tuoi dieci anni, tutti belli, tutti felici, ho guardato tua sorellina che è una sagoma e un donnina e come nella foto in cui fate la posa “Magnum” di Zoolander ho realizzato per l’ennesima volta che siete “Belli belli in modo assurdo!”.
Papà
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