Guardiamoci le spalle

 

 

Ciao Papo,
mi hai raccontato un sacco di cose Belle ed Entusiasmanti! Mi hai dato consigli e pareri. Mi hai indicato la via da seguire. Mi hai detto di fare tutto quello che mi fa bene! Ogni volta che vengo a parlarti dal Ponte è una Scoperta ed un’Emozione Grande! Sapere che comunque, altrove ci sei e sei Vivo, indaffarato e vivace è l’unica cosa che davvero mi fa stare completamente e profondamente bene! Sei riuscito a farmi ridere anche ieri, proprio come quando eri qui con noi col tuo Bellissimo viso e il tuo Bellissimo scrigno terreno.
 
Tu: “Ma’ sai che Totta s’è svegliata tutta scontrosa, non ha cucinato con me e con la nonna ed ha giocato tutto il tempo da sola lamentandosi”. Mamma: “Ma povera piccola…”. Tu: “Poveri io e la nonna!”.
 
Pranzo di mare al porto. Due simpatici zingari allietano il pasto con una piacevole musica. Tu ti bei della melodia ed osservi compiaciuto. A fine pasto metti una monetina nel cappello di uno dei due. Il musicista ringrazia con un sorriso. Tu lesto gli punti l’indice contro: “Papà guarda lui che suona il violino, non ha i capelli e non ha manco i denti!”.
 
Così! Ridere! Divertirsi! Stare bene! Che non vuol dire fagocitare superficialità ma distillare sopravvivenza. Togliersi dagli occhi le immagini brutte che fanno male al cuore. Come sia possibile questo contatto non lo so e non mi interessa saperlo, non è materia che si ragiona ed evince, solo si Sente e Serve.
 
Avanti, insieme, senza mai voltarsi le spalle!
Papà

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