Rotta verso la Festeria
Ciao Papo,
sono in treno, ho appena finito di giocare a scopa con una nonna ed i suoi nipotini. Sto tornando da Roma, sono stato in tv alla Rai a registrare il “Secondo round” con Maurizio Costanzo. Un’intervista dalla quale sono sicuro passerà tutta la Dignità della nostra Storia.
Ieri è andata Benissimo la presentazione a Sacile. Oltre cento persone in sala, metà delle quali bambini della Tua età che ti vogliono bene, hanno letto il Tuo Libro a scuola e sei diventato loro amico. Meraviglia! Hanno disegnato Te e Totta è le vostre divertenti scorribande. Guarda Erika che Ritratto ti ha fatto! Far ridere di gusto tutta la sala con le Battute tue e di Totta è stata una Gioia! Oggi ha riso anche Maurizio Costanzo della vostra Spensierata Vitalità e del vostro Estro Comico.
Mi hanno trattato coi guanti bianchi a Sacile: hotel 4 stelle, cena in ristorantino gourmet, presentazione in una sala comunale storica con slide preparate da Erika e la Tua “Il Rock nel sangue” audio diffusa. Erika preparatissima e molto brava come relatrice, mi rifererisce: “Mi arrivano messaggi che dicono che sei un grande, coraggioso splendido papà autore… nel pomeriggio sono rientrata a scuola e sono piovuti complimentie complimenti ancora per Te dalle colleghe e dai genitori. BRAVO ANDREA BELLO E CARO. Ti abbracciamo con tutto il cuore”.
Tutto questo affetto e questa riconoscenza nei miei confronti è il Premio che Meritate Tu, Totta e Mamma. Io sono solo quello che ha ricevuto l’investitura di Testimone e racconta dei suoi SuperEroi.
Papo, ieri in viaggio mi è capitato un imprevisto ed ho scritto questo raccontino divertente:
Il guerrigliero della penombra nel periodo mezzano del suo percorso terreno viaggiava su treni, veloci, lenti ed aerei. Da Pordenone a Roma alla Sicilia. Tutto tranquillo, nessuna ansia, pronto si faceva al momento, la masticavo la sua storia. In uno dei vari spostamenti si accomodò in metro, vagone quasi vuoto si sollevò appena da un lato e diede sfogo all’aria in eccesso. Gesto naturale, come la finta di Garrincha sempre dallo stesso lato, sempre conclusasi con l’avversario alle spalle; come Jilles Villeneuve, pedale destro sempre schiacciato a fondo; come Stefan Edberg, servizio profondo, potente e di corsa a rete, un automatismo.
Leggera flessione del busto da un lato, minimo distaccamento tra terga e seduta, spintarella bassa di pancia e… vavavuma! Risorsa nella quale ogni bipede, per lo più fallo-munito, confida alla bisogna. Immanenteme sentì un calore umido, proprio là dove il gas deve liberarsi placido e continuare la sua corsa vaporosa lasciandosi alle spalle un leggero fiato frizzante. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco e questa era proprio, a tutto tondo, una scorreggia in guazzetto. Tenue ma salmastra e madida, traboccante humus. Il buco del tubo restò umido, pronto per far scarpetta, fosse stato popolato da troll il suo mondo.
Pensò ai ricordi più lieti di gioventù, solo una manciata di lustri prima, nelle stesse condizioni metaboliche, in acqua non esitò un solo istante a tramutare la cima acumimata di uno scoglio in carta igienica e bidet. Con foglie, fili d’erba, bacche e castagne un inqualificabile numero di volte. Camminò, fece scale, pranzò, si alzò e si sedette più e più volte con l’intrusione appiccicaticcia tra epidermide, vello anale e mutande. Fu semplicemente un gesto di cortesia verso i vari astanti di metro, stazione, bar e treno non detergersi a dovere con il primo spigolo disponibile. La vita lo aveva educato a non curarsi delle macchie che non si possono pulire.
Paulo Coelhone – Il Manovale del Guerrigliero della penombra
Dici che mi sono giocato la nostra Cara Dignità? Resto umile Papo, l’umiltà sempre prima di tutto ma uno che fa una puzzetta farcita e tira fuori un pezzo così Tu come lo chiami!!? Uno schifezzone? Hai ragione! Il punto è la Magia della Scrittura. Continua a stupirmi della sua Bellezza Creativa. Godo e sto bene a trasformare le mie idee balzane in Leggerezza poetica. Sono un inguaribile Minchione che gusta il talento di Vivere ed Esprimersi. Questa è la mia Salvezza!
L’abbiamo imparata insieme, Grazie!
Papà
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