Muro
oggi devi avere pazienza perché quaggiù tra Halloween, Santi e Morti c’è da fare i bombaroli per tornare a Sentire e smettere di fagocitare.
Ho ancora bisogno di scriverti. ‘Sta cosa che non so se è una poesia o cosa:
non fa trapelare emozioni
fa ciò per cui è stato costruito
Si sgretola, viene stuccato, intonacato,
gli dai il bianco e se sei fuori lo colori.
posizioni che non si incontrano
Di stazione in stazione baci e abbracci,
furtivo ristoro e occhio al decoro.
In lontananza la fine della corsa,
senza il cuore di cemento armato
non avrebbe retto l’ennesimo boato.
Muro che fa il muro perché non sa fare altro che il muro.
Si fa avvicinare, sfiorare, decorare, scarabocchiare,
si fa fare opere d’arte e persino pisciare,
non se ne cura, è un muro.
Come si fa a volere bene a un muro?
Ti fa impazzire non ricevere risposte,
ma Cristo stai parlando con un muro…!!?
Lo guardi e ti ci rispecchi
tutto quello che gli è passato davanti
che lo ha sporcato, imbrattato
arricchito, reso bello, affascinante,
fragile, sgualcito, fatto e sfatto Muro
E come meglio ti riesce gli auguri la buona notte
perché anche domani desideri passare davanti al Tuo fottuto Muro.
Questa Papo non era per Te ma Tu sei l’unico che la capisce parola per parola.
Per Te ho quest’altra: oggi un Luca mi ha illuminato! RIP sta per: Ridiamo Insieme Papo!
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