Contento di morire
qualche settimana fa Gabriella, una Signora che legge le Lettere, mi ha suggerito di avvicinarmi ad Alberto Maggi. E’ un Frate. Gabriella dice che Te, lui ed io diciamo la stessa cosa riguardo l’inesistenza della morte. Pensa che come Te e me è edito da Garzanti. Stamattina ho iniziato a leggere il suo libro “Chi non muore si rivede”, questo passaggio l’ho sentito particolarmente mio e descrive come io mi approccerò alla mia morte ed al nostro riabbracciarci:
“Non sono mai morto prima, è la prima volta. Mi meraviglio di non provare paura o ansia, nulla. Ho solo curiosità e come una crescente euforia. Penso che il mio morire sarà l’ultimo regalo che potrò fare della mia vita, perché si conosce la morte solo dal morire degli altri. Così atteggio il mio volto a un grande, soddisfatto e ostentato sorriso. Desidero che quanti vedranno il mio cadavere pensino: “Guarda quanto è stato contento di morire!”.
Tra le tante Doti che ci hai lasciato questa è la più Incredibile Papo! L’assenza assoluta di ansia e paura legata alla nostra morte. Sarà il più Bel Regalo della mia vita la mia Morte! Io che ti ho visto esanime alla nascita. Io che ti ho soccorso esanime ad Amsterdam. Io che mi sei morto in braccio come in un film di guerra. Io che quando ci riabbracceremo avrò la conferma che Tu sei mio Padre. Io che ho vissuto tutto questo ed ogni giorno combatto per levarmelo da cuore e testa mi imbatto nello Stronzo di giornata che deve parlarmi del dolore e della tristezza, a me… a me! A me!!?
“W i Maiden e la Figa!” disse un energumeno anni e anni fa al concerto degli Iron Maiden, è rimasta la frase Must mia e dei miei amici. E’ la frase che mi solleva da ogni ansia. E’ talmente illogica, bizzarra e fuori luogo che ha il Potere di farmi stare bene!
Papo, oggi ho scritto questa:
“Il guerrigliero della penombra, abbandonata Scrivania del Magico Sapere, come tutti, vive di spiccio quotidiano, scende la cana e la piscia al parco, s’imbatte nella variopinta varietà umana, ognuno col suo lessico, ognuno coi suoi abiti, ognuno col suo stile e col suo vissuto pesante come un paltò o leggero come un K-Way. L’occhio cade sui cani ed il loro intenso annusarsi i culi, l’evidenza dei fatti è tale da non potersene non rendere conto: si comprendono molto di più profondamente i quadrupedi inebriandosi della fragranza dei loro sfinteri che noi bipedi a botte di occhiate e congetture.
Paulo Coelhone – Il Manovale del Guerrigliero della penombra”.
A me non interessa cosa vogliono leggere i nostri lettori. Io non penso ai nostri lettori. Io scrivo a Te e penso solo a scrivere a Te!
Tu non sei un Teologo ma la Tua Vita di Bambino Anima Antica in viaggio da Secoli ha tracciato una Parabola Potente come la più Granitica delle Fedi. Io non sono un Profeta, sono uno che voleva fare il comico, ho studiato la comicità, l’ho esercitata su un palco e la Tua Comicità è tornata ogni giorno a salvarmi le chiappe!
Papo ma poi, uno Bello e Figo come Te come può morire veramente?
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