Ricorda il 5 Novembre…

 

 

Ciao Papo,
oggi è quel giorno lì… il 5 novembre… è uno di quei giorni che nella Nostra Memoria del Sentire si ripete in loop. E’ il giorno della paura prima e del sollievo poi. E’ il giorno che traccia un solco nel far cambiare radicalmente tutta la Nostra Storia.
 
05.11.’14, un anno fa, Papo si accasciava esanime al suolo e solo dopo un intero minuto, sessanta secondi di arresto cardiocircolatorio, il defibrillatore che ha impianto nel petto lo tratteneva in questa vita. Non voglio commuovere nessuno, non cerco approvazioni e “mi piace”, non mi solleva la compassione, mi guadagno un posto da ‘ste parti giorno per giorno, buttando giù merda come tutti (un po’ di più della media) cercando di apprezzare tutto il bello che comunque c’è. A volte sono insopportabile nei confronti di chi più Amo e Stimo, mi fanno stare ancora peggio le mie reazioni incontrollate ma va così. E a volte mi sembra già tanto che vada. Ma va! E continuerà ad andare! Chiedo solo che il percorso terreno di Papo e dei miei cari sia il più leggero possibile, questo chiedo e a questo serve.
 
Papo, secondo le dinamiche che viviamo da ‘sta parte dell’Infinito non è servito a un granché il mio chiedere… ci hai tenuto per mano per quasi altri due anni… quanto sono Preziosi altri due anni? Cosa è il tempo? Cosa sono i giorni che passano? Cosa sono i ricordi? Cosa? A cosa serve la razionalità se a guardarla con razionalità c’è da impazzire? Come ci si slega da cosa e dalle cose? Siamo fatti per sopravvivere a tutto e trovare comunque la nostra zona di comfort per non perire.
 
Pranzo dai Nonni, Tu Papo: “Che emozione sentire il mio nome quando arriva qualcuno con in mano un piatto di lasagna!!”. Mentre rabbocchi i livelli di lasagna nel sangue Nonno spiega la vicenda del bimbo di 4 anni caduto nella gabbia dei gorilla e l’abbattimento del quadrumane da quasi due quintali. Tu sgomento: “Quindi non hanno sparato al bambino…!!?”.
 
La mia zona di comfort è questa, per il resto mi è ancora necessario stare solo e scomodo per trovare agio in me stesso. Facile a dirsi, meno a farsi, ma come hai detto Tu: “Dentro la paura, fuori l’avventura!”. Non è caso, non è peccato, un Senso c’è a prescindere da quello che decidiamo di dargli Noi, il Senso dell’Esserci, del passare e ripassare ed Evolvere. Tu Papo sapevi già tutto e ti Serviva così per quest’ultimo passaggio terreno, a Noi, Tuoi figli, hai insegnato anche il Valore della Cura, del prendersi Cura fino a quando ce n’è, poi basta.
Papà

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