il doppio e il quadruplo!

 

 

Ciao Papo,
chi ha un vissuto come il mio non esce da qui:
 
“La tragedia più grande… la più dolorosa che possa capitare ad un genitore, è perdere il proprio figlio… All’innaturale perdita, un genitore non si darà mai pace, non troverà rimedio al vuoto che quella sua amata creatura gli ha lasciato, quella mancanza non la potrà colmare con nessun argomento, con nessuna frase, con nessun’ altra presenza.
Gli anni passano e un genitore rimane con la morte nel cuore, negli occhi; il suo vivere non è più vivere, ma è un morire ogni giorno dentro i ricordi di parole dette, di emozioni provate, è un sopravvivere dentro la solitudine di quella viva assenza.
Un genitore attenderà l’ ipotetico ritorno di quel figlio, si illuderà che sia andato per un lungo viaggio, e nonostante il dolore lo logora non riuscirà a dire mio figlio è “morto”, non riesce ad accettare che quel figlio non fa più parte di questo mondo.
Ma surrogare l’ evidenza non cambia ciò che è stato.
Il significato di morto è “corpo senza vita, senza le funzioni vitali “
Neppure a me piace dire questa parola, ma nella mia mente la ripeto sino allo sfinimento perché è l’ unica vera verità, mio figlio non respira, non mangia, non vive, il suo corpo è morto, e tale verità non posso non accettarla nonostante il dolore mi attanaglia il cuore in un lancinante dolore che toglie il respiro.
Un figlio è un giovane germoglio, un figlio non può morire prima del genitore. Morire tocca alla persona avanti con l’ età perché è il normale ciclo biologico della vita, e un figlio che muore è inconcepibile per un genitore. Pensa che quell’addio sia solo un sogno, anzi un terribile incubo dal quale vorrebbe al più presto svegliarsi. Ma così non è, quel risveglio per il genitore non arriva e la realtà diventa parte di quell’incubo… riesce ancora a respirare, ma il dolore lo svuota, lo annulla, non lo uccide ma lo rende un sopravvissuto alla morte di quella sua parte di vita.
Un genitore forse si consola pensare che l’anima di quel figlio vive, e anche se non sa come, potrà un giorno rivederlo… ma questo per il momento, ad una mamma, ad un papà non possono bastare-
-Riem Franca-“.
 
Lo ho letto sulla bacheca di una mamma con un vissuto come il mio. Questa mamma Giustamente accompagnava il post di sopra scrivendo:
“Ci sono state persone che in questi due anni mi hanno detto… ricordati che nella vita tutti hanno problemi… leggete e dopo… SILENZIO accompagnato dal RISPETTO”.
 
Papo, guarda tutte ‘ste foto degli scorsi oggi passati insieme negli scorsi anni. La Tua Presenza era così Totalizzante che ciò che dicono quelle due mamme per me sembra valere doppio o quadruplo. Ci sono dei giorni che se imbracciassi un mitra e sparassi a tutti mi sentirei legittimato a farlo perché vivere costantemente dovendo colmare la Tua assenza è un cazzo di casino del cazzo! Ci sono dei giorni che se imbracciassi un mitra e sparassi a tutti mi sentirei legittimato a farlo perché vivere costantemente dovendo colmare l’assenza della Mia Famiglia è un cazzo di casino del cazzo! Ci sono dei giorni che se imbracciassi un mitra e sparassi a tutti mi sentirei legittimato a farlo perché vivere costantemente dovendo colmare l’assenza della Mia Nuova Famiglia che Voleva Essere è un cazzo di casino del cazzo! Ci sono dei giorni che se imbracciassi un mitra e sparassi a tutti mi sentirei legittimato a farlo perché vivere costantemente l’attenzione e la pressione di persone che non sento far parte delle Mie Cose e riuscire a Vedere chi è e fa parte delle Mie Cose è un cazzo di casino del cazzo! Ci sono dei giorni che se imbracciassi un mitra e sparassi a tutti mi sentirei legittimato a farlo perché era tutto esattamente come Volevo che Fosse ad esclusione della mia realizzazione Artistica che da sempre vuole diventare Mestiere, si è ribaltato tutto, ho perso tutto ed è rimasta intatta ed ancora più evidente la mia atavica irrealizzazione di fondo ed è un cazzo di casino del cazzo!
E’ inevitabilmente dallo sciogliere tutti ‘sti nodi e sbrogliare tutta ‘sta matassa che passano la mia serenità e la mia felicità… ma tutti ‘sti nodi e tutti ‘sti imbrogli non li sciogliere nemmeno il Mago Houdini in trance bioenergetica flippato di cocaina ed acido lisergico, figurati io che sono astemio, non fumatore e vegetariano se ce la posso fare… io sarò Sereno e Felice solo quando imparerò a LASCIARE ANDARE!
 
Intanto ho i miei trucchi per la mente e per il Cuore con i quali ogni giorno mi riesco a Salvare:
 
Rovistandomi addosso scopro due tasche all’altezza dell’addome nel palletò nuovo. “Oh ma ho due tasche nuove!”. Affermo tutto soddisfatto dopo circa un mese che non so dove infilare le mani… Mamma stupita: “Ma non sapevi di avere le tasche!!?”. Comincia un simpatico siparietto tra me e Mamma sulle tasche di sopra, quelle di sotto, la mia cecità e l’assenza di tatto nei miei polpastrelli… mentre disquisiamo se sia il caso di iscrivermi alle categorie protette, riesco a far capire a Mamma che il cappotto ha una doppia coppia di tasche! Tu Papo, non potendoti esimere dal chiosare il discorso: “Va che fortunati che siete, papà ha scoperto le tasche di sopra e la mamma quelle sotto… giornata delle scoperte oggi eh…!!?”.
 
Mezz’ora di gioia, amore e gratitudine spesa a spiegare le regole del gioco della dama a Papo e Totta che nel mentre fanno di tutto (muovono ogni mossa le pedine all’indietro, “Si muove solo in avanti!”; fanno salire sul campo di gioco bufalo, facocero e unicorno; Papo tenta di barare in ogni modo) ti avvicinano a comprendere le difficoltà oggettive del Creatore dopo averci dato alla luce… Calandoti in situazioni simili capisci che è privo di senso prendersela con il Signore per il suo mancato intervento per ingiustizie e soprusi, è già un Miracolo che ci lasci in vita!
 
L’Amore non si compra
l’Amore non si vende
l’Amore è prepotente.
Ti bagna di voglia,
fa cadere l’ultima foglia
che stava sul ramo
ad aspettare ci si dicesse “Ti Amo”.
Ma che colpa puoi dare all’Amore se ti rapisce
e se si trasforma in impellente esigenza?
Non è forse questo essere vivi?
Mani nelle mani,
carezze sfiorate
parole sussurrate
due mondi da scoprire
spazi nella roccia di quotidianità e impegni da scavare.
Scavare con Leggerezza
non sono di questa storia
unghie, sangue e tristezza.
Ci siamo detti che continuiamo a giocare all’Amore
senza farci male
perché All’amore non si comanda
entra come un tarlo nella testa
ti cerca dalla finestra
e come un raggio di sole illumina sentimenti e parole.
 
Tratta da questa Lettera:
http://www.paposuperhero.com/site/2017/03/12/lettera-168/
 
La Tua Presente assenza è così Totalizzante che per me Vali, ci Sei e Vivi il doppio e il quadruplo!
Ciao Amore più Bello che c’è!
Papà

 

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