Come bollicine in bottiglia
Ciao Papo,
ieri sera abbiamo guardato la commedia “Se Dio vuole”. Piacevole! Bravi, simpatici e centrati nei loro ruoli sia Gassman che Giallini. Giallini fa il cardiochirurgo, serio, rigido, ateo, tutta la sua vita è spesa per il suo lavoro. Gassman è un prete che ha avuto un passato burrascoso, dentro e fuori dal carcere prima di scoprire la tradiva vocazione e trovare un’Amico e una Via in Gesù. Varie peripezie che li dividono e poi c’è la scena in cui seduti su un prato in collina, con all’orizzonte un lago il prete racconta all’ateo che Dio è nelle nuvole, nel vento, nella pera sull’albero che cadrà solo quando sarà il momento. Una roba così, semplice, forse banale, poesia spiccia ma ieri sera a me ha dato conforto questa Fede a misura di ingenuo. Poi succede un’incidente e la pera cade dall’albero e Totta ci fa: “La pera è caduta perché ‘Lui’ è morto”. Papo, Totta ha tutto il tuo acume. In questa visione così semplice delle cose realizzo che sei diventato qualcosa di più Grande e devo esserne in qualche modo contento perché non stai soffrendo. E’ la drammaticità della morte che stona con la tua Grandezza… se solo il passaggio al di là dell’Infinito non fosse così eclatante… ma il gioco ne varrebbe la candela? Come sono curioso di venirti a trovare! Tranquillo che non faccio cazzate, è solo per dire…
Poi mi sono messo a scrivere, sto andando avanti con Glauco Besozzi, è tornata Mamma che era fuori con Marzia e mentre parlavamo qui in cameretta, io sempre alla tua scrivania, la finestra chiusa ha sbattuto. E’ la terza o quarta volta che succede di notte in questi mesi. Mamma ha sorriso ed ha detto che eri tu che volevi entrare, io mi sono avvicinato alla finestra e ne ho carezzato lo stipite di legno.
Come liquido agitato in bottiglia
cerchiamo spazio dove nessuno più ci piglia.
Il tappo ci stringe, l’aria ci manca
vita, d’agitarmi ancora non sei stanca!?
Tu Papo non ti stancare mai, Grazie!
Papà