Tre anni durante i quali è cambiato tutto, prima in peggio nel baratro più assoluto, per poi molto faticosamente risalire la china e trovare un nuovo Senso ad accadimento, cosa, fatto e relazione. Tre anni nei quali non è cambiato l’Amore che ci tiene in Vita, anzi è Aumentato! Si è concentrato in pochissime Persone, una ristrettissima cerchia che Vive nella Luce dell’Amore, Te e Tua Sorella Carlotta.
La Consapevolezza che Tu Altrove fossi Vivo l’abbiamo avuta da subito Mamma ed io. Il mio Percorso, la mia continua ricerca ed il Tuo continuo Manifestarti lo hanno reso palese e palpabile a ‘sto mondo malato di troppa matematica che deve pesare e misurare tutto a scapito del Sentire.
Papo, le Tue Battute sono sempre Geniali e mi fanno ridere tantissimo! Anche Totta ha uno Straordinario Talento Comico oltre ad essere un Bellissimo Muso!
Grazie per Essere chi Siete e come lo Siete!
Papà
SALUTO A PAPO
Ciao a tutti,
come avete visto non ci sono carri, paramenti e veglie funebri, messe, orazioni e sermoni. Ci sono tutti gli amici di Papo, tutti coloro che gli vogliono bene e tutti quelli che sono voluti venirlo a salutare anche solo perché da lontano si capisce che Papo è un Figo pazzesco. Oggi si omaggia la vita. Se pure breve, la vita piena e ricca di Papo. Chi si mette a piangere sappia che Papo lo sta guardando e gli sta dando del: “Ciuccellone!”, io comunque vi do il permesso se vi scappa.
Papo detesta la matematica ed in questi giorni ho capito perché. Perché la matematica è monotona, è pura statistica, per carità è importantissima se no ti danno il resto sbagliato al supermercato e tu non te ne accorgi, ma la matematica tira solo somme, per lo più parziali. Se uno si fida troppo della matematica oggi c’è da essere troppo tristi per continuare a vivere, perché una vita non può fermarsi a 10 anni, una vita innocente con tutto il futuro davanti non deve fermarsi a 10 anni. Ma abbiamo detto che la matematica è fallace, in 10 anni vissuti molto intensamente Papo ha girato in camper mezza Europa, ha visto animali terrestri, marini e volanti di ogni specie. Papo ha vissuto emozioni forti, ha corso, giocato, scalato, arrampicato, è andato in monopattino, pattini, skate e bici. Ha suonato, cantato, ballato ed ha riso tanto. Ha amato intensamente la lasagna, i funghi, il salmone, le vongole e le cozze. Ha amato il cinema, soprattutto i film violenti, ha vissuto la sua “Notte da leoni” al pigiama party per il suo decimo compleanno, è stato “Revenant” più volte nella sua vita, è stato come Deadpool, Wolverine ed Ironman nelle sue battaglie per la vita, e soprattutto è stato come Adam Sandler, Ben Stiller, Jim Carrey, Roberto Benigni e Checco Zalone il più divertente protagonista delle nostre vite.
Papo è stato a concerti, a teatro, allo stadio ed al cabaret. Papo ci ha fatto organizzare quattro spettacoli del cuore ed ha fatto stanziare al comune di Bollate una ventina di defibrillatori.
Della matematica abbiamo detto ma anche la nostra lingua in una situazione simile non riesce a venirci in aiuto perché le parole non esistono, non esiste proprio il vocabolo nella nostra cultura millenaria, perché non è nell’ordine naturale delle cose perdere un figlio, se rimani senza genitori sei “orfano” ma se perdi un figlio non esiste parola.
Ci siamo inventati religioni, morale e varie filosofie di pensiero per tentare di arginare questo mare in piena di dolore. E secondo ognuna di queste, compreso l’ateismo, Papo ovunque sia è andato a stare bene. Il karma, lo spirito di Papo è quello che ha mostrato ogni giorno, ogni istante della sua vita terrena, quello di un bellissimo ed intelligentissimo bambino che aveva voglia di fare, di scoprire, di inventare, di provare e di giocare. Sicuramente si sta divertendo e correndo da altre parti state sereni per questo, corre, salta e fa capriole su un prato verde e probabilmente in questo momento ci sta pure prendendo in giro perché noi siamo qui tutti tristi.
Ogni stella cadente, ogni ciglia, ogni “esprimi un desiderio” era che Papo diventasse grande e vivesse una vita lunga e serena. Ma lui è stato come quel bagliore improvviso che attraversa il cielo sereno e ti lascia senza fiato. Nulla prima e dopo il suo passaggio è più lo stesso. Ora c’è da reinventarsi come vivere.
Intorno a Papo si era creato uno schieramento di forze da tener testa alle più temibili minacce provenienti da terra e spazio, grazie alla nostra famiglia che si è sempre unita e stretta intorno a Papo. Grazie agli insegnanti: Diana, Laura, Maurizio, Myriam e Silvia. Grazie a tutti gli amici e a tutti quelli che vogliono bene a Papo e ci sono stati in questi dieci anni. Grazie all’equipe dell’ospedale di Pavia ed alla Dottoressa Mannarino. Grazie all’equipe dell’ospedale di Amsterdam. Grazie all’equipe dell’ospedale di Bergamo, alla Dottoressa Marrone, al Dottor Iacovoni ed al Dottor De Filippo. Grazie all’equipe dell’ospedale di Firenze ed al Dottor Olivotto. Grazie all’equipe dell’ospedale Niguarda ed al Dottor Vignati. Grazie all’equipe dell’ospedale di Trieste, alla Dottoressa Bollini ed al Dottor Gabrielli. Una contraerea che per anni ha tenuto botta a tutto ma purtroppo un nano millimetro di mutazione genetica, quando ci si stava convincendo che ce la si poteva fare per davvero, ha messo tutti in ginocchio.
Nicoletta, la mamma di Papo, la persona che meglio di tutti lo conosce mi ha detto che Papo in realtà ci aveva già salutato appena aveva perso i sensi. Papo aveva fretta di andare a divertirsi altrove, questo è certo, si sta divertendo e sicuramente in barba a tutti sta correndo e saltando come un matto. Quei due giorni di lotta disperata in ospedale è rimasto nei paraggi per farci abituare all’idea che a breve non sarebbe più stato qui con noi. Totta, la sua amata sorellina, mi ha detto che adesso Papo è un albero o un tasso o un lupo o un pesce luccio. Anzi, poi mi ha detto, siccome a Papo piace cambiare, che un mese è la montagna, il mese dopo fa la tigre, il mese dopo fa l’aquila.
Per tutti, sia quelli cui piace la matematica ed anche per quelli che la detestano, Papo fino al suo ultimo secondo di vita cosciente è stato un bellissimo e divertentissimo bambino sereno e felice e fino al suo ultimo respiro è stato, è e sarà il più valoroso tra i SuperEroi. Corri libero e divertiti amore mio bellissimo!
Papà