L’Arte di Fare Arte
Ciao Papo,
l’Arte nasce da un’Intuizione, da un’Attitudine Spontanea e Innata, come le Tue Battute e Massime!
Nik e Totta parlano di gonne. Tu le guardi e sentenzi: “Siete davvero imbarazzanti!”.
A 2 e 3/4 rivolgendoti agli amici di Zio Frenk con un tono di chi le ha viste tutte nella vita: “Dome, Marchino non uscite a fumare! Vi rompete la salute…”.
Io: “Papo, vieni che ci pesiamo!”. Sali sulla bilancia: “21 kili e 3, bravo Papo!” (Non eri un gigante ed eri stazionario sui 20 kg da oltre un anno).
Tu: “Grande! Sono migliorato di un kilo!”.
Ragazze, avete capito come ci si approccia alla bilancia!!?
Da questo Bagliore l’Arte vuole duro lavoro e passione quotidiana per diventare qualcosa che Resta e continua ad Emozionare, come Bambino Libro.
La Rivoluzione d’Amore è piena zeppa di Battute e Trovate Tue e di Totta e di miei pensieri poetici nell’osservarvi. “Ho visto dio” è una delle 11 canzoni che ci saranno nel Tuo disco. L’ultima che abbiamo costruito con Macilla, Scatolo e Skifezza, la più difficile da mettere in musica e renderla Bella e Armoniosa come tutte le altre. Il testo che mi venne da scrivere osservandovi, vivendo la nostra vita è questo:
Ho visto dio, era nella morte di un bambino nato sano.
Ho visto dio, era nella lunga vita di un bambino nato con una severa patologia.
Ho visto dio, era nell’operosità di un padre che non si arrende di fronte a niente.
Ho visto dio, era nelle lacrime e nello smarrimento di una madre.
Ho visto dio, era in una famiglia tutta unita contro il mostro.
Ho visto dio, era nella lasagna della nonna.
Ho visto dio, era in uno di quei bellissimi cartoni animati che per un paio d’ore ti rapiscono.
Ho visto dio, era tra le nuvole a cavallo di un grosso drago.
Allora siccome ho visto dio in ogni gesto e in ogni cosa, ho provato a parlargli ma aveva troppo da fare per starmi ad ascoltare.
Scorreva nella linfa di alberi e piante; portava su e giù la marea;
pompava sangue in ogni essere vivente;
teneva in branco le gazzelle e affamato il leone.
E mentre osservavo tutto ciò ho incrociato il suo sguardo,
una frazione di secondo, ed ho visto che dio era donna,
troppo affaccendata a regalare vita, riprendersela e trasformarla in nuova linfa
per fermarsi a dare ascolto ai nostri perché.
In quello sguardo di un istante, durato una vita, ho capito che la mamma di tutto e tutti è stata così generosa e furba da regalare a noi uomini, che ci crediamo il dio in terra, la ragione! Così da essere i fautori del nostro destino e trovarci o perderci, finché non torneremo, solo di passaggio, tra le sue braccia.
Per diventare una canzone andava messo in metrica il testo perché così non ci stava nelle strofe. Si doveva individuare un ritornello, il ponte, lo special ed il finale. Amalgamare il tutto in modo che filasse. Esattamente come avevi fatto Tu quando ci Regalasti “Il Rock&Roll nel sangue” e “Ti Amo Beby”, tutto armonico, preciso, filante. A Skifezza s’è accesa la lampadina del ritmo della canzone, io ho messo a posto il testo in modo che ci stesse nelle strofe, Macilla ha costruito la base musicale al pc, Scatolo ha suonato le chitarre e il basso, io ci ho cantato sopra e Macilla domani registra la batteria. Siamo davvero Soddisfatti del nostro Lavoro insieme a Te! Faccio ascoltare le Nostre canzoni a una dozzina di amici stretti e tutti rimangono sempre impressionati di quanto siano Potenti, Belle, Vere e Professionali le nostre canzoni. Arte! Grazie soprattutto alle Tue Intuizioni ed alla Meticolosità di Macilla! Ogni lunedì sera da un anno a questa parte ci troviamo in saletta da Maci e tra pizza, parolacce, insulti, per lo più a quel parafulmine di Scatolo, giochiamo alla Musica! Per me è Terapia e Percorso, vivendo, esprimendomi, senza farmi strizzare il cervello, Arte, di vivere! Come mi hai Insegnato Tu! Non li ringrazierò mai abbastanza i miei Amici!
Ci è venuta così:
(Prima Strofa)
Ho visto dio, era nella vita
Ho visto dio e non è mai finita
Ho visto dio, era nella morte
Ho visto dio…
Ho visto dio, nel sudore del padre
Ho visto dio, nel pianto della madre
Ho visto dio, in una famiglia
Ho visto dio…
(Ponte)
Allora siccome ho visto dio in ogni gesto e in ogni cosa,
ho provato a parlargli aveva troppo da fare per starmi ad ascoltare.
(Ritornello 2 volte)
Scorreva nella linfa di alberi e piante;
portava su e giù la marea;
pompava sangue in ogni essere vivente;
teneva unito il branco e affamato il leone.
Scorreva nella linfa di alberi e piante;
portava su e giù la marea;
pompava sangue in ogni essere vivente;
teneva unito il branco e affamato il leone.
(Seconda Strofa)
Ho visto dio, nella lasagna di nonna
Ho visto dio, aggrappato a una gonna
Ho visto dio, in un cartone animato
Ho visto dio…
Ho visto dio, era un tipo tosto
Ho visto dio, combatteva il mostro
Ho visto dio, in un cammello alato
Ho visto dio, l’ho visto io!
(Ponte)
Allora siccome ho visto dio in ogni gesto e in ogni cosa,
ho provato a parlargli aveva troppo da fare per starmi ad ascoltare.
(Ritornello 2 volte)
Scorreva nella linfa di alberi e piante;
portava su e giù la marea;
pompava sangue in ogni essere vivente;
teneva unito il branco e affamato il leone.
Scorreva nella linfa di alberi e piante;
portava su e giù la marea;
pompava sangue in ogni essere vivente;
teneva unito il branco e affamato il leone.
(Special)
E mentre osservavo tutto ciò ho incrociato il suo sguardo,
una frazione di secondo, ed ho visto che dio era donna,
troppo affaccendata a regalare vita,
riprendersela e trasformarla in nuova linfa
per fermarsi a dare ascolto ai nostri perché.
(Ritornello 2 volte)
Scorreva nella linfa di alberi e piante;
portava su e giù la marea;
pompava sangue in ogni essere vivente;
teneva unito il branco e affamato il leone.
Scorreva nella linfa di alberi e piante;
portava su e giù la marea;
pompava sangue in ogni essere vivente;
teneva unito il branco e affamato il leone.
(Finale)
In quello sguardo di un istante, durato una vita,
ho capito che la mamma di tutto e tutti
è stata così generosa e furba da regalare a noi uomini,
che ci crediamo il dio in terra, la ragione!
Così da essere i fautori del nostro destino
e trovarci o perderci, finché non torneremo,
solo di passaggio, tra le sue braccia.
Papo, questa storia non ha fine, nemmeno inizio. Questa storia scorre nei codici genetici. C’era prima che ci fossimo. Ci sarà dopo che ce ne saremo andati. Questa storia scorre nella vita, nel suo mistero. Ad ognuno trarne ragioni e senso. Il mio Senso è Lavoro e Passione quotidiana affinché Tu e la Tua Storia Restiate e continuiate ad Emozionare e Divertire. Le uniche cose Vere, Pregne, Fisiche, Vive, Sensate che faccio in questa nuova vita che ci hai lasciato in eredità sono giocare con Totta e scriverti.
Leggero, come l’Intuizione Artistica che arriva quando meno te l’aspetti sonnecchiando sul divano.
Papà